Seconda udienza in Corte d'Appello a Brescia per Antonio Tizzani a processo per la morte della moglie Gianna Del Gaudio.Giornata dedicata alle relazioni tecniche della difesa, con il consulente Portera che ha nuovamente insinuato dubbi sull'operato dei Ris e quindi su una possibile contaminazione del dna dell'imputato sul taglierino, e i Ris stessi che con il maresciallo capo del Ris, Dario Capatti, ribattono. Non è impossibile ma è altamente improbabile.Con questa udienza di nuovo al centro il punto nevralgico dell'intera inchiesta. Il dna.L'ex ferroviere era stato assolto in primo grado e dopo il ricorso del pm Carmen Santoro, si trova di nuovo imputato in appello per l'omicidio della notte tra il 26 e 27 agosto 2016, nella villetta di via Madonna delle Nevi, a Seriate. La difesa ha rivelato che la contaminazione era già emersa nell'analisi, il 31 gennaio 2017, sul sacchetto delle mozzarelle in cui venne trovata l'arma, in una siepe. E la sequenza amplificata fi scartata. Per i Ris, invece, la contaminazione è da escludere perché sono state rispettate e regole delle procedure e perché, ha fatto notare, in quei giorni vennero effettuate numerose altre analisi con gli stessi metodi e non si rivelò alcuna contaminazione.Sentito anche il figlio Mario e la compagna Alessandra che hanno minimizzato sui maltrattamenti fisici che Antonio avrebbe riservato alla moglie Gianna. Hanno parlato più di discussioni, parolacce ma non violenze.Prossima udienza il 1 luglio. In aula ci saranno diversi testimoni dell'accusa e probabilmente lo stesso Antonio Tizzani.Il 7 ottobre forse la sentenza.
Seconda udienza in Corte d'Appello a Brescia per Antonio Tizzani a processo per la morte della moglie Gianna Del Gaudio.Giornata dedicata alle relazioni tecniche della difesa, con il consulente Portera che ha nuovamente insinuato dubbi sull'operato dei Ris e quindi su una possibile contaminazione del dna dell'imputato sul taglierino, e i Ris stessi che con il maresciallo capo del Ris, Dario Capatti, ribattono. Non è impossibile ma è altamente improbabile.Con questa udienza di nuovo al centro il punto nevralgico dell'intera inchiesta. Il dna.L'ex ferroviere era stato assolto in primo grado e dopo il ricorso del pm Carmen Santoro, si trova di nuovo imputato in appello per l'omicidio della notte tra il 26 e 27 agosto 2016, nella villetta di via Madonna delle Nevi, a Seriate. La difesa ha rivelato che la contaminazione era già emersa nell'analisi, il 31 gennaio 2017, sul sacchetto delle mozzarelle in cui venne trovata l'arma, in una siepe. E la sequenza amplificata fi scartata. Per i Ris, invece, la contaminazione è da escludere perché sono state rispettate e regole delle procedure e perché, ha fatto notare, in quei giorni vennero effettuate numerose altre analisi con gli stessi metodi e non si rivelò alcuna contaminazione.Sentito anche il figlio Mario e la compagna Alessandra che hanno minimizzato sui maltrattamenti fisici che Antonio avrebbe riservato alla moglie Gianna. Hanno parlato più di discussioni, parolacce ma non violenze.Prossima udienza il 1 luglio. In aula ci saranno diversi testimoni dell'accusa e probabilmente lo stesso Antonio Tizzani.Il 7 ottobre forse la sentenza.