-Non bastavano gli ultras dell'Atalanta a fare danno, ci voleva anche l'amico tedesco, sostenitore del Francoforte, il cui tifo è gemellato con la curva nerazzurra. Così gli ultras arrestati a causa degli scontri al termine di Atalanta-Inter in tutto sono dieci, 9 italiani e il tedesco appunto e del quale avremmo fatto volentieri a meno. Due di loro avevano già un Daspo sulle spalle; si tratta di due bergamaschi di 27 e 29 anni. Le accuse a carico dei dieci bloccati dalle Forze dell'ordine sono molteplici, lesioni, violenza, resistenza e danneggiamento. Tutti restano in carcere in attesa dell'interrogatorio del Giudice per le indagini preliminari. Confermati, purtroppo, anche i sette feriti lievi, tutte appartenenti alle Forze dell'ordine. Gli scontri si sono concentrati nel centro di Bergamo, tra le vie Angelo mai e Taramelli in particolare. Una sorta di agguato degli ultras atalantini ai pullman che trasportavano i tifosi dell'inter. Gli inquirenti stanno anche visionando attentamente i filmati delle telecamere installate nelle zone calde al centro degli scontri. Tutto materiale utile per identificare altri responsabili oltre alle dieci persone finite in carcere. Il match che era considerato ad alto rischio dal punto di vista dell'ordine pubblico si è quindi confermato tale. Tutto è cominciato circa un'ora dopo il fischio finale della partita con una quarantina di ultras atalantini, incappucciati e armati di spranghe che hanno assalito al'altezza di via Mai una Volante della Polizia e il pullman dei tifosi della squadra avversaria. Un vero e proprio assalto con bombe a carta, lancio di sassi, fumogeni. Ne è seguito un lungo inseguimento tra il luogo degli scontri fin sui colli di Città Alta. Un triste spettacolo, purtroppo, già visto e consumatosi tra la gente, famiglie e bambini a spasso per una città che all'improvviso è sembrata sotto assedio. E poi qualcuno ci verrà a dire, ancora una volta, che si tratta soltanto di bravi ragazzi che non meritano di finire in manette.
-Non bastavano gli ultras dell'Atalanta a fare danno, ci voleva anche l'amico tedesco, sostenitore del Francoforte, il cui tifo è gemellato con la curva nerazzurra. Così gli ultras arrestati a causa degli scontri al termine di Atalanta-Inter in tutto sono dieci, 9 italiani e il tedesco appunto e del quale avremmo fatto volentieri a meno. Due di loro avevano già un Daspo sulle spalle; si tratta di due bergamaschi di 27 e 29 anni. Le accuse a carico dei dieci bloccati dalle Forze dell'ordine sono molteplici, lesioni, violenza, resistenza e danneggiamento. Tutti restano in carcere in attesa dell'interrogatorio del Giudice per le indagini preliminari. Confermati, purtroppo, anche i sette feriti lievi, tutte appartenenti alle Forze dell'ordine. Gli scontri si sono concentrati nel centro di Bergamo, tra le vie Angelo mai e Taramelli in particolare. Una sorta di agguato degli ultras atalantini ai pullman che trasportavano i tifosi dell'inter. Gli inquirenti stanno anche visionando attentamente i filmati delle telecamere installate nelle zone calde al centro degli scontri. Tutto materiale utile per identificare altri responsabili oltre alle dieci persone finite in carcere. Il match che era considerato ad alto rischio dal punto di vista dell'ordine pubblico si è quindi confermato tale. Tutto è cominciato circa un'ora dopo il fischio finale della partita con una quarantina di ultras atalantini, incappucciati e armati di spranghe che hanno assalito al'altezza di via Mai una Volante della Polizia e il pullman dei tifosi della squadra avversaria. Un vero e proprio assalto con bombe a carta, lancio di sassi, fumogeni. Ne è seguito un lungo inseguimento tra il luogo degli scontri fin sui colli di Città Alta. Un triste spettacolo, purtroppo, già visto e consumatosi tra la gente, famiglie e bambini a spasso per una città che all'improvviso è sembrata sotto assedio. E poi qualcuno ci verrà a dire, ancora una volta, che si tratta soltanto di bravi ragazzi che non meritano di finire in manette.