I sindacati stimano che a fermarsi siano stati il 30% dei lavoratori bergamaschi , in un settore però sottolineano, dove la mobilitazione è particolarmente difficile e dove, per alcuni servizi, è obbligatorio garantire la presenza minima”: Ad incrociare le braccia i lavoratori del commercio e del turismo nei comparti dei pubblici esercizi, delle agenzie di viaggio, della ristorazione collettiva, delle imprese di pulizia, delle farmacie private e delle terme. A Bergamo oltre 20.000 persone sono in attesa (in media da più di tre anni) di un rinnovo del contratto in questi settori. Secondo i sindacati “occorre superare il paradosso economico che vede il comparto turistico in crescita e le retribuzioni degli operatori del settore al palo nonostante in questi anni, con la loro professionalità e competenza, abbiano contribuito alla crescita del PIL e alla piena riuscita di manifestazioni già concluse come Expo e programmate come il Floating Piers sul lago d’Iseo”.
I sindacati stimano che a fermarsi siano stati il 30% dei lavoratori bergamaschi , in un settore però sottolineano, dove la mobilitazione è particolarmente difficile e dove, per alcuni servizi, è obbligatorio garantire la presenza minima”: Ad incrociare le braccia i lavoratori del commercio e del turismo nei comparti dei pubblici esercizi, delle agenzie di viaggio, della ristorazione collettiva, delle imprese di pulizia, delle farmacie private e delle terme. A Bergamo oltre 20.000 persone sono in attesa (in media da più di tre anni) di un rinnovo del contratto in questi settori. Secondo i sindacati “occorre superare il paradosso economico che vede il comparto turistico in crescita e le retribuzioni degli operatori del settore al palo nonostante in questi anni, con la loro professionalità e competenza, abbiano contribuito alla crescita del PIL e alla piena riuscita di manifestazioni già concluse come Expo e programmate come il Floating Piers sul lago d’Iseo”.