All'ultimo respiro: Sofia Goggia vince la medaglia mondiale tanto attesa. E' bronzo con il terzo posto in slalom gigante a 74 centesimi dalla favoritissima francese Worley e a 40 dalla statunitense Shiffrin che comanda la classifica generale in Coppa del Mondo. Scesa con il pettorale numero 3, la Goggia aveva chiuso la prima manche al secondo posto: ha perso una posizione nella seconda finendo davanti ad un'altra italiana, Federica Brignone quarta, per un grande risultato di squadra delle azzurre completato da Manuela Moelgg settima e Marta Bassino undicesima mentre ottava è finita la slovacca Vhlova allenata dal selvinese Livio Magoni. Grande esultanza dopo la linea del traguardo per la 24enne sciatrice nata in Città Alta per la quale questo bronzo, per sua stessa ammissione, è una vera liberazione dopo il quarto posto in discesa libera a soli sette centesimi dal bronzo, il decimo in supergigante e la combinata lasciata a metà dopo il primo posto in discesa. Un podio in gigante che tra l'altro rispecchia fedelmente anche la classifica di specialità in Coppa del Mondo, tenuto conto dell'infortunio che ha tagliato fuori la svizzera Gut.
All'ultimo respiro: Sofia Goggia vince la medaglia mondiale tanto attesa. E' bronzo con il terzo posto in slalom gigante a 74 centesimi dalla favoritissima francese Worley e a 40 dalla statunitense Shiffrin che comanda la classifica generale in Coppa del Mondo. Scesa con il pettorale numero 3, la Goggia aveva chiuso la prima manche al secondo posto: ha perso una posizione nella seconda finendo davanti ad un'altra italiana, Federica Brignone quarta, per un grande risultato di squadra delle azzurre completato da Manuela Moelgg settima e Marta Bassino undicesima mentre ottava è finita la slovacca Vhlova allenata dal selvinese Livio Magoni. Grande esultanza dopo la linea del traguardo per la 24enne sciatrice nata in Città Alta per la quale questo bronzo, per sua stessa ammissione, è una vera liberazione dopo il quarto posto in discesa libera a soli sette centesimi dal bronzo, il decimo in supergigante e la combinata lasciata a metà dopo il primo posto in discesa. Un podio in gigante che tra l'altro rispecchia fedelmente anche la classifica di specialità in Coppa del Mondo, tenuto conto dell'infortunio che ha tagliato fuori la svizzera Gut.