La vicenda interessa almeno 25mila bergamaschi, per lo più pensionati, che dal 2010 avevano usufruito di prestazioni sanitarie senza sostenere le spese dei ticket previsti. Nella maggior parte dei casi non si era trattato di malafede: probabile piuttosto molti pazienti avessero confuso il reddito personale con quello familiare o, come avevano denunciato le associazioni dei consumatori, fossero stati disorientati dalla complessità della norma e della modulistica. Ora la Regione ha approvato una delibera che non prevede né sanzioni amministrative né spese procedurali per i cittadini che dimostrino di avere 'evaso' il pagamento in buona fede. Per costoro sarà possibile pagare solo l'ammontare della cifra dovuta entro il 31 dicembre di quest'anno. Coloro i quali si trovassero in questa situazione dovranno recarsi al più presto negli uffici dell'Ats, dove dovranno compilare nuovi moduli per regolarizzare la loro posizione. Chi invece avesse ricevuto entro lo scorso dicembre un verbale di accertamento da parte dell'Ats, potrà regolarizzare la propria posizione effettuando il pagamento dovuto comprensivo di interessi legali e delle spese del procedimento entro il 31 dicembre 2019 senza alcuna sanzione amministrativa. Coloro i quali, invece, riceveranno un 'verbale di accertamento' entro quest'anno potranno godere della medesima agevolazione qualora effettuassero il pagamento entro il 30 aprile 2020. Anche in questo caso, è necessario fare riferimento agli uffici dell'ATS di competenza.
La vicenda interessa almeno 25mila bergamaschi, per lo più pensionati, che dal 2010 avevano usufruito di prestazioni sanitarie senza sostenere le spese dei ticket previsti. Nella maggior parte dei casi non si era trattato di malafede: probabile piuttosto molti pazienti avessero confuso il reddito personale con quello familiare o, come avevano denunciato le associazioni dei consumatori, fossero stati disorientati dalla complessità della norma e della modulistica. Ora la Regione ha approvato una delibera che non prevede né sanzioni amministrative né spese procedurali per i cittadini che dimostrino di avere 'evaso' il pagamento in buona fede. Per costoro sarà possibile pagare solo l'ammontare della cifra dovuta entro il 31 dicembre di quest'anno. Coloro i quali si trovassero in questa situazione dovranno recarsi al più presto negli uffici dell'Ats, dove dovranno compilare nuovi moduli per regolarizzare la loro posizione. Chi invece avesse ricevuto entro lo scorso dicembre un verbale di accertamento da parte dell'Ats, potrà regolarizzare la propria posizione effettuando il pagamento dovuto comprensivo di interessi legali e delle spese del procedimento entro il 31 dicembre 2019 senza alcuna sanzione amministrativa. Coloro i quali, invece, riceveranno un 'verbale di accertamento' entro quest'anno potranno godere della medesima agevolazione qualora effettuassero il pagamento entro il 30 aprile 2020. Anche in questo caso, è necessario fare riferimento agli uffici dell'ATS di competenza.