E' arrivato il freddo e, presto, si registreranno i primi casi di influenza, che - come sempre accade - sono destinati ad aumentare in maniera esponenziale nel periodo tra Natale e l'inizio del nuovo anno. Insieme alla diffusione del virus, cresce notevolmente il numero degli accessi - non sempre appropriati - al pronto soccorso, con la conseguenza che non di rado si creano situazioni di sovraffollamento e di emergenza. Per far fronte nel migliore dei modi a questo scenario, la Regione ha messo a disposizione di tutte le strutture dotate di pronto soccorso 4 milioni di euro, cui si può attingere dal 1° dicembre al 31 marzo. Le quote vengono ripartite in maniera proporzionale al numero di accessi che si sono registrati nel 2017: all'Ats di Bergamo saranno destinati 421mila euro. L'importo potrà essere utilizzato per aumentare il numero di posti letto destinati alla degenza. Le strutture potranno inoltre incrementare il personale sanitario necessario per far fronte a un maggior carico di lavoro, nel rispetto della normativa vigente. Sarà anche possibile stipulare convenzioni con strutture sanitarie e sociosanitarie di cure intermedie che convertano temporaneamente parte dei posti accreditati in degenze.
E' arrivato il freddo e, presto, si registreranno i primi casi di influenza, che - come sempre accade - sono destinati ad aumentare in maniera esponenziale nel periodo tra Natale e l'inizio del nuovo anno. Insieme alla diffusione del virus, cresce notevolmente il numero degli accessi - non sempre appropriati - al pronto soccorso, con la conseguenza che non di rado si creano situazioni di sovraffollamento e di emergenza. Per far fronte nel migliore dei modi a questo scenario, la Regione ha messo a disposizione di tutte le strutture dotate di pronto soccorso 4 milioni di euro, cui si può attingere dal 1° dicembre al 31 marzo. Le quote vengono ripartite in maniera proporzionale al numero di accessi che si sono registrati nel 2017: all'Ats di Bergamo saranno destinati 421mila euro. L'importo potrà essere utilizzato per aumentare il numero di posti letto destinati alla degenza. Le strutture potranno inoltre incrementare il personale sanitario necessario per far fronte a un maggior carico di lavoro, nel rispetto della normativa vigente. Sarà anche possibile stipulare convenzioni con strutture sanitarie e sociosanitarie di cure intermedie che convertano temporaneamente parte dei posti accreditati in degenze.