Vitamina D (di cui siamo praticamente tutti carenti), farmaci per prevenire complicanze delle malattie cardiovascolari, altri per combattere reflusso gastroesofageo e acidità di stomaco, e infine le statine per contrastare il colesterolo. Sono questi, nell'ordine, i farmaci più venduti in provincia di Bergamo, che contribuiscono a una spesa di 330milioni di euro (a tanto ammonta l'importo sborsato nel 2018). Sul fronte delle patologie, niente di strano: siamo pienamente in linea con i problemi di cui soffre la maggior parte degli italiani. Per quanto riguarda l'importo, come dichiara Marco Gambera, direttore del Servizio Farmaceutico Territoriale dell'Ats che commenta i dati resi noti dall'Azienda, non conta solo quanto viene speso, ma in quale modo vengono utilizzati questi soldi. Permangono infatti due cattive abitudini, che causano problemi seri sul fronte sanitario ed economico: l'inappropriatezza (il fatto, cioè, di assumere farmaci non necessari o non utili per specifiche malattie), e la "non aderenza", la mancanza di rispetto delle prescrizioni mediche. Un esempio classico sono da un lato gli antibiotici assunti per le infezioni virali, dall'altro l'interruzione di terapie prima di quando abbia suggerito il medico. Proprio per contrastare questi due pessimi comportamenti, l'Ats prende parte a una serie di progetti, anche a carattere internazionale, il cui obiettivo è evitare che vengano sperperate risorse preziose e soprattutto che a risentirne sia la nostra salute.
Vitamina D (di cui siamo praticamente tutti carenti), farmaci per prevenire complicanze delle malattie cardiovascolari, altri per combattere reflusso gastroesofageo e acidità di stomaco, e infine le statine per contrastare il colesterolo. Sono questi, nell'ordine, i farmaci più venduti in provincia di Bergamo, che contribuiscono a una spesa di 330milioni di euro (a tanto ammonta l'importo sborsato nel 2018). Sul fronte delle patologie, niente di strano: siamo pienamente in linea con i problemi di cui soffre la maggior parte degli italiani. Per quanto riguarda l'importo, come dichiara Marco Gambera, direttore del Servizio Farmaceutico Territoriale dell'Ats che commenta i dati resi noti dall'Azienda, non conta solo quanto viene speso, ma in quale modo vengono utilizzati questi soldi. Permangono infatti due cattive abitudini, che causano problemi seri sul fronte sanitario ed economico: l'inappropriatezza (il fatto, cioè, di assumere farmaci non necessari o non utili per specifiche malattie), e la "non aderenza", la mancanza di rispetto delle prescrizioni mediche. Un esempio classico sono da un lato gli antibiotici assunti per le infezioni virali, dall'altro l'interruzione di terapie prima di quando abbia suggerito il medico. Proprio per contrastare questi due pessimi comportamenti, l'Ats prende parte a una serie di progetti, anche a carattere internazionale, il cui obiettivo è evitare che vengano sperperate risorse preziose e soprattutto che a risentirne sia la nostra salute.