Sacbo farà valere il diritto di prelazione sulle quote che venerdì sera il consiglio provinciale ha deliberato di vendere al valore di 6milioni e 804 mila euro. Stamane si è riunito in seduta straordinaria il Cda, al quale si chiedeva formalmente: Non mettiamo all'asta le quote in vendita? Quindi facciamo valere il diritto di prelazione? La risposta è si. Doveva essere ed è un passaggio cruciale per procedere nell'iter. Seduta straordinaria con patos sui numeri viste le numerose assenze, ma alla fine la seduta è risultata valida. Su 10 membri, erano presenti in 6 più il consigliere della provincia che non ha votato per evidente conflitto di interessi. Perchè la delibera di convocazione straordinaria dell'assemblea fosse valida i numeri erano sufficienti. 5 i voti favorevoli, 1 astensione. Il cda si è pertanto dichiarato d'accordo nel non fare asta pubblica. Assenze comunque pesanti quelle rimarcate oggi, vista la portata della materia in oggetto, ma alla seconda nota di giornata Sacbo ha precisato, leggiamo testualmente che le assenze, tutte giustificate, di alcuni consiglieri di amministrazione hanno riguardato l'intero fronte della compagine degli azionisti e comunque non hanno impedito, a termini di statuto, di adottare le decisioni conseguenti. Ora verrà convocata una assemblea straordinaria nella quale si informeranno i soci che le azioni sono in vendita. I soci avranno tempo 1 mese per rispondere se sono interessati all'acquisto oppure no. Intanto il tempo passa e il 15 dicembre, per la Provincia data tassativa per la l'incasso, si avvicina.
Sacbo farà valere il diritto di prelazione sulle quote che venerdì sera il consiglio provinciale ha deliberato di vendere al valore di 6milioni e 804 mila euro. Stamane si è riunito in seduta straordinaria il Cda, al quale si chiedeva formalmente: Non mettiamo all'asta le quote in vendita? Quindi facciamo valere il diritto di prelazione? La risposta è si. Doveva essere ed è un passaggio cruciale per procedere nell'iter. Seduta straordinaria con patos sui numeri viste le numerose assenze, ma alla fine la seduta è risultata valida. Su 10 membri, erano presenti in 6 più il consigliere della provincia che non ha votato per evidente conflitto di interessi. Perchè la delibera di convocazione straordinaria dell'assemblea fosse valida i numeri erano sufficienti. 5 i voti favorevoli, 1 astensione. Il cda si è pertanto dichiarato d'accordo nel non fare asta pubblica. Assenze comunque pesanti quelle rimarcate oggi, vista la portata della materia in oggetto, ma alla seconda nota di giornata Sacbo ha precisato, leggiamo testualmente che le assenze, tutte giustificate, di alcuni consiglieri di amministrazione hanno riguardato l'intero fronte della compagine degli azionisti e comunque non hanno impedito, a termini di statuto, di adottare le decisioni conseguenti. Ora verrà convocata una assemblea straordinaria nella quale si informeranno i soci che le azioni sono in vendita. I soci avranno tempo 1 mese per rispondere se sono interessati all'acquisto oppure no. Intanto il tempo passa e il 15 dicembre, per la Provincia data tassativa per la l'incasso, si avvicina.