"Amiamo l'Italia" è la scritta che campeggia sulla facciata dell'hangar che Ryanair ha inaugurato all'aeroporto di Orio al Serio. Stando all'entità del più recente investimento che la compagnia irlandese ha fatto sullo scalo cittadino, se non di amore, quantomeno di fiducia si può parlare: si tratta di 32 milioni e mezzo di euro per l'apertura del primo hangar per la messa a punto della flotta della compagnia aperto nel Sud dell'Europa, e la creazione di un centro d'eccellenza nel settore dell'alta tecnologia per ingegneri e meccanici che sarà inaugurato nei prossimi mesi a Grassobbio; strutture che creeranno un totale di 80 posti di lavoro. Presenti al taglio del nastro lo stesso patron di Ryanair, O'Leary, il presidente di Sacbo Radici, l'assessore regionale Terzi e del sindaco di Bergamo Giorgio Gori. "Più traffico, ma anche più posti di lavoro e più investimenti a Bergamo", ha detto O' Leary, aggiungendo, a proposito della riduzione delle stime di profitto della compagnia: "Le nostre tariffe sono scese più di quanto mi aspettassi: questo significa costi inferiori per i passeggeri italiani e per coloro che vogliono visitare l'Italia. Cattive notizie per me e i miei azionisti, ma ottime notizie per i viaggiatori".Nell'hangar saranno messi a punto aerei di ultimissima generazione, con un minore impatto acustico, che entreranno in funzione nel 2018. A margine della cerimonia, il presidente di Sacbo è intervenuto a proposito della più volte annunicata fusione della società bergamasca con gli aeroporti milanesi di Sea, rinviata oltre il termine annunciato del 31 ottobre. "Noi siamo qui, pronti da un anno: aspettiamo".
"Amiamo l'Italia" è la scritta che campeggia sulla facciata dell'hangar che Ryanair ha inaugurato all'aeroporto di Orio al Serio. Stando all'entità del più recente investimento che la compagnia irlandese ha fatto sullo scalo cittadino, se non di amore, quantomeno di fiducia si può parlare: si tratta di 32 milioni e mezzo di euro per l'apertura del primo hangar per la messa a punto della flotta della compagnia aperto nel Sud dell'Europa, e la creazione di un centro d'eccellenza nel settore dell'alta tecnologia per ingegneri e meccanici che sarà inaugurato nei prossimi mesi a Grassobbio; strutture che creeranno un totale di 80 posti di lavoro. Presenti al taglio del nastro lo stesso patron di Ryanair, O'Leary, il presidente di Sacbo Radici, l'assessore regionale Terzi e del sindaco di Bergamo Giorgio Gori. "Più traffico, ma anche più posti di lavoro e più investimenti a Bergamo", ha detto O' Leary, aggiungendo, a proposito della riduzione delle stime di profitto della compagnia: "Le nostre tariffe sono scese più di quanto mi aspettassi: questo significa costi inferiori per i passeggeri italiani e per coloro che vogliono visitare l'Italia. Cattive notizie per me e i miei azionisti, ma ottime notizie per i viaggiatori".Nell'hangar saranno messi a punto aerei di ultimissima generazione, con un minore impatto acustico, che entreranno in funzione nel 2018. A margine della cerimonia, il presidente di Sacbo è intervenuto a proposito della più volte annunicata fusione della società bergamasca con gli aeroporti milanesi di Sea, rinviata oltre il termine annunciato del 31 ottobre. "Noi siamo qui, pronti da un anno: aspettiamo".