250 metri quadrati di tetto andati completamente in fiamme e due abitazioni dichiarate inagibili dai vigili del fuoco. E' il bilancio del rogo che si è scatenato l'altra notte in una palazzina di Via Santa Maria, nella zona periferica orientale. Erano circa le due ed a quell'ora erano in casa tutte le nove persone che abitano i quattro appartamenti. Ad accorgersi di quanto stava succedendo è stato Defendente Finazzi, che abita al primo piano dello stabile in questione. Svegliato da uno strano crepitio è andato sul pianerottolo per vedere cosa stesse accadendo ed ha notato un gran fumo che aveva già invaso l'intero vano scala. Ha quindi avvisato le altre tre famiglie che abitano nella palazzina. Un intervento provvidenziale, che ha evitato danni alle persone oltre che alle cose. A originare il rogo, stando a una prima ricostruzione, sarebbe stato il surriscaldamento della canna fumaria di una stufa presente in uno dei quattro appartamenti. I travetti del tetto in legno circostanti la canna fumaria sono stati intaccati dalle fiamme e in breve tempo l'incendio si è propagato al resto della copertura. A favorire l'estensione delle fiamme è stato il soffitto in legno delle due abitazioni del piano superiore che hanno subìto il danno maggiore. Cinque ore per domare completamente le fiamme al termine delle quali le abitazioni di Finazzi e della coppia di dirimpettai sono state ritenute inagibili, mentre le due sottostanti non hanno subito danni. Per ora i tre sfoillati hanno trovato alloggio da parenti. I lavori di ripristino non saranno velocissimi. Il danno infatti ammonta a diverse migliaia di euro; oltre ai 250 metri quadrati di tetto è andato in fumo anche parte dell'arredamento.
250 metri quadrati di tetto andati completamente in fiamme e due abitazioni dichiarate inagibili dai vigili del fuoco. E' il bilancio del rogo che si è scatenato l'altra notte in una palazzina di Via Santa Maria, nella zona periferica orientale. Erano circa le due ed a quell'ora erano in casa tutte le nove persone che abitano i quattro appartamenti. Ad accorgersi di quanto stava succedendo è stato Defendente Finazzi, che abita al primo piano dello stabile in questione. Svegliato da uno strano crepitio è andato sul pianerottolo per vedere cosa stesse accadendo ed ha notato un gran fumo che aveva già invaso l'intero vano scala. Ha quindi avvisato le altre tre famiglie che abitano nella palazzina. Un intervento provvidenziale, che ha evitato danni alle persone oltre che alle cose. A originare il rogo, stando a una prima ricostruzione, sarebbe stato il surriscaldamento della canna fumaria di una stufa presente in uno dei quattro appartamenti. I travetti del tetto in legno circostanti la canna fumaria sono stati intaccati dalle fiamme e in breve tempo l'incendio si è propagato al resto della copertura. A favorire l'estensione delle fiamme è stato il soffitto in legno delle due abitazioni del piano superiore che hanno subìto il danno maggiore. Cinque ore per domare completamente le fiamme al termine delle quali le abitazioni di Finazzi e della coppia di dirimpettai sono state ritenute inagibili, mentre le due sottostanti non hanno subito danni. Per ora i tre sfoillati hanno trovato alloggio da parenti. I lavori di ripristino non saranno velocissimi. Il danno infatti ammonta a diverse migliaia di euro; oltre ai 250 metri quadrati di tetto è andato in fumo anche parte dell'arredamento.