E' stato condannato a 20 anni di carcere, omicidio volontario. Secondo il giudice Federica Gaudino fu Mouhal Mohamed, 37 anni, ad ammazzare il fratello nell'apparamento di Rogno che i due condividevano. Mohamed quindi lo scorso 23 aprile uccise di botte Hicham, di 34 anni, al culmine di una lite. La condanna ricalca la richiesta del pm Antonio pansa che ha condotto le indagini insieme al nucleo investigativo dei carabinieri. la difesa aveva chiesto il preterintenzionale. Mohamed avrebbe colpito ripetutamente e con violenza il fratello sbattendolo anche contro l'anta a specchio di un armadio della camera da letto. L'autopsia confermò più traumi a viso e corpo, l'uomo morì per i violenti calci e pugni inferti dal fratello. La ricostruzione dei carabinieri non ha lasciato spazio a dubbi. La difesa aveva provato ad abbozzare un dubbio su una presunta lite che la sera precedente la vittima avrebbe avuto con due italiani per motivi legati alla droga. ma la realtà diceva invece ben altro. Mohamed e il fratello Hicham, entrambi ubriachi, avrebbero litigato per futili motivi fino all'epilogo peggiore. Hicham rimase a terra in una pozza di sangue, picchiato a morte. Scena peraltro cinicamente ripresa dal fratello assassino con il telefonino. Gli investigatori hanno infatti ritrovato diversi video e foto girati fra mezzanotte e l'una e mezza del 23 ottobre, ora presunta del delitto, che mostravano chiaramente la vittima agonizzante e disegnavano esattamente la scena del delitto. Mohamed quella sera dopo l'omicidio lavò pavimento e cadavere del fratello, lo lasciò a terra e andò a dormire nella stanza a fianco. Il corpo di Hicham venne ritrovato solo all'indomani, intorno alle 13,30 dal padre dei due che chiamò il 118. Agli inquirenti Mohamed dirà invece di essere andato a dormire alle 23,00, smentito dai suoi stessi filmati. Simona Befani
E' stato condannato a 20 anni di carcere, omicidio volontario. Secondo il giudice Federica Gaudino fu Mouhal Mohamed, 37 anni, ad ammazzare il fratello nell'apparamento di Rogno che i due condividevano. Mohamed quindi lo scorso 23 aprile uccise di botte Hicham, di 34 anni, al culmine di una lite. La condanna ricalca la richiesta del pm Antonio pansa che ha condotto le indagini insieme al nucleo investigativo dei carabinieri. la difesa aveva chiesto il preterintenzionale. Mohamed avrebbe colpito ripetutamente e con violenza il fratello sbattendolo anche contro l'anta a specchio di un armadio della camera da letto. L'autopsia confermò più traumi a viso e corpo, l'uomo morì per i violenti calci e pugni inferti dal fratello. La ricostruzione dei carabinieri non ha lasciato spazio a dubbi. La difesa aveva provato ad abbozzare un dubbio su una presunta lite che la sera precedente la vittima avrebbe avuto con due italiani per motivi legati alla droga. ma la realtà diceva invece ben altro. Mohamed e il fratello Hicham, entrambi ubriachi, avrebbero litigato per futili motivi fino all'epilogo peggiore. Hicham rimase a terra in una pozza di sangue, picchiato a morte. Scena peraltro cinicamente ripresa dal fratello assassino con il telefonino. Gli investigatori hanno infatti ritrovato diversi video e foto girati fra mezzanotte e l'una e mezza del 23 ottobre, ora presunta del delitto, che mostravano chiaramente la vittima agonizzante e disegnavano esattamente la scena del delitto. Mohamed quella sera dopo l'omicidio lavò pavimento e cadavere del fratello, lo lasciò a terra e andò a dormire nella stanza a fianco. Il corpo di Hicham venne ritrovato solo all'indomani, intorno alle 13,30 dal padre dei due che chiamò il 118. Agli inquirenti Mohamed dirà invece di essere andato a dormire alle 23,00, smentito dai suoi stessi filmati. Simona Befani