Uno dei problemi più seri e urgenti legati all'immigrazione, ulteriormente aggravato dall'importante flusso degli ultimi mesi, è rappresentato dalla necessità della valutazione di un eventuale riconoscimento dello status di rifugiato - o comunque di una forma di protezione - per i migranti che lo richiedono, valutazione effettuata da un'apposita commissione. Sino a pochi mesi fa ne esistevano solo dieci su tutto il territorio nazionale. Un decreto firmato nello scorso mese di dicembre ha dato il via libera all'istituzione di nuove commissioni territoriali, una delle quali si insedierà lunedì prossimo a Bergamo. La commissione sarà presieduta da un rappresentante della Prefettura; comprenderà poi un rappresentante della Questura, un funzionario del Comune di Bergamo e un rappresentante dell'Alto Commissariato Onu per i rifugiati. Dovrà inoltre essere garantita la presenza di un interprete. Grazie all'istituzione di questo organo, sarà possibile accelerare i tempi per lo smaltimento delle pratiche dei richiedenti asilo: a oggi a Bergamo si tratta di circa 1200 persone. Va tenuto comunque conto che ogni singolo caso richiede un esame approfondito da parte della commissione, i cui membri dovranno essere presenti contemporaneamente. Ognuno di loro dovrà inoltre accostare questo nuovo compito alle normali funzioni richieste dalla sua attività. Si tratta comunque di un importante riconoscimento per la nostra provincia, che sino a pochi mesi fa dipendeva dalla commissione di Milano.
Uno dei problemi più seri e urgenti legati all'immigrazione, ulteriormente aggravato dall'importante flusso degli ultimi mesi, è rappresentato dalla necessità della valutazione di un eventuale riconoscimento dello status di rifugiato - o comunque di una forma di protezione - per i migranti che lo richiedono, valutazione effettuata da un'apposita commissione. Sino a pochi mesi fa ne esistevano solo dieci su tutto il territorio nazionale. Un decreto firmato nello scorso mese di dicembre ha dato il via libera all'istituzione di nuove commissioni territoriali, una delle quali si insedierà lunedì prossimo a Bergamo. La commissione sarà presieduta da un rappresentante della Prefettura; comprenderà poi un rappresentante della Questura, un funzionario del Comune di Bergamo e un rappresentante dell'Alto Commissariato Onu per i rifugiati. Dovrà inoltre essere garantita la presenza di un interprete. Grazie all'istituzione di questo organo, sarà possibile accelerare i tempi per lo smaltimento delle pratiche dei richiedenti asilo: a oggi a Bergamo si tratta di circa 1200 persone. Va tenuto comunque conto che ogni singolo caso richiede un esame approfondito da parte della commissione, i cui membri dovranno essere presenti contemporaneamente. Ognuno di loro dovrà inoltre accostare questo nuovo compito alle normali funzioni richieste dalla sua attività. Si tratta comunque di un importante riconoscimento per la nostra provincia, che sino a pochi mesi fa dipendeva dalla commissione di Milano.