Lo scorso 17 marzo, al fine di contrastare la diffusione del Coronavirus, il trattato di Schengen è stato sospeso temporaneamente. Questo provvedimento impedisce ai cittadini italiani residenti all’estero di poter rientrare liberamente nel nostro Paese. È il caso di Roberto Gusmeri, capocantiere di Fino del Monte, e Giancarlo Crippa, autista di mezzi pesanti di Rovetta: entrambi per lavoro sono residenti in Svizzera, ma le loro famiglie vivono in Alta Valseriana. Oggi si trovano in Bergamasca, ma rientrare in Svizzera per lavorare vorrebbe dire non poter più tornare indietro, cosa invece consentita ai lavoratori italiani all’estero come frontalieri e transfrontalieri. I due uomini lanciano un appello alle istituzioni nel servizio di Elisa Cucchi per Bergamo Tv.
Lo scorso 17 marzo, al fine di contrastare la diffusione del Coronavirus, il trattato di Schengen è stato sospeso temporaneamente. Questo provvedimento impedisce ai cittadini italiani residenti all’estero di poter rientrare liberamente nel nostro Paese. È il caso di Roberto Gusmeri, capocantiere di Fino del Monte, e Giancarlo Crippa, autista di mezzi pesanti di Rovetta: entrambi per lavoro sono residenti in Svizzera, ma le loro famiglie vivono in Alta Valseriana. Oggi si trovano in Bergamasca, ma rientrare in Svizzera per lavorare vorrebbe dire non poter più tornare indietro, cosa invece consentita ai lavoratori italiani all’estero come frontalieri e transfrontalieri. I due uomini lanciano un appello alle istituzioni nel servizio di Elisa Cucchi per Bergamo Tv.