Un'arma in più per combattere un nemico silenzioso, ma potenzialmente letale. La Regione Lombardia ha deciso lo stanziamento di un milione di euro come incentivo per rimuovere l'amianto dagli edifici privati. Si tratta, ha annunciato l'assessore all'Ambiente e Clima Raffaele Cattaneo, di un primo contributo economico per attuare le misure di messa in sicurezza e bonifica di immobili privati (in passato un provvedimento simile era stato pensato per l'edilizia pubblica). In particolare, i criteri stabiliti dalla Giunta regionale prevedono che i fondi siano attribuiti in base a punteggi tecnici che tengano conto soprattutto della quantità di amianto da rimuovere. È finanziabile una percentuale fino al 50% delle spese ammissibili, per un importo massimo di 15.000 euro. Ricordiamo che il Comune di Bergamo ha effettuato una mappatura della presenza di questo materiale, giungendo a rilevarne quantità più o meno elevate in 250mila metri quadrati (su un totale di 1 milione 200mila, dati che fanno del capoluogo una delle città a minore concentrazione). Inoltre in provincia dal 2003 è attivo un gruppo di lavoro costituito, tra gli altri, da personale dell'Ats e del «Papa Giovanni XXIII» con la partecipazione dell'Inail, impegnato nella ricerca delle malattie che nell'amianto possono trovare origine.
Un'arma in più per combattere un nemico silenzioso, ma potenzialmente letale. La Regione Lombardia ha deciso lo stanziamento di un milione di euro come incentivo per rimuovere l'amianto dagli edifici privati. Si tratta, ha annunciato l'assessore all'Ambiente e Clima Raffaele Cattaneo, di un primo contributo economico per attuare le misure di messa in sicurezza e bonifica di immobili privati (in passato un provvedimento simile era stato pensato per l'edilizia pubblica). In particolare, i criteri stabiliti dalla Giunta regionale prevedono che i fondi siano attribuiti in base a punteggi tecnici che tengano conto soprattutto della quantità di amianto da rimuovere. È finanziabile una percentuale fino al 50% delle spese ammissibili, per un importo massimo di 15.000 euro. Ricordiamo che il Comune di Bergamo ha effettuato una mappatura della presenza di questo materiale, giungendo a rilevarne quantità più o meno elevate in 250mila metri quadrati (su un totale di 1 milione 200mila, dati che fanno del capoluogo una delle città a minore concentrazione). Inoltre in provincia dal 2003 è attivo un gruppo di lavoro costituito, tra gli altri, da personale dell'Ats e del «Papa Giovanni XXIII» con la partecipazione dell'Inail, impegnato nella ricerca delle malattie che nell'amianto possono trovare origine.