-E' affidata a un breve ma chiaro comunicato, la risposta del sindaco di Bergamo Giorgio Gori, circa la sua possibile candidatura a presidente della Regione Lombardia nel 2018: 'Faccio il sindaco con piacere e con il massimo impegno, come credo chiunque possa testimoniare. Non ho quindi mai pensato - dice - di candidarmi ad altri ruoli.' Tutto qua, Gori non vuole aggiungere altro. "Non abbiamo nulla da spiegare - fanno sapere dal suo ufficio stampa". Mentre in Comune a Bergamo le indiscrezioni sulla ipotizzata candidatura a palazzo Lombardia in competizione con Roberto Maroni e apparsa sui giornali, scalda gli animi politici soprattutto tra le minoranze di Centrodestra. «Se è vero, usa Bergamo come un taxi": sbotta infatti dai banchi della Lega Nord il capogruppo Alberto Ribolla che ha presentato una interrogazione urgente. "Dalle elezioni comunali del 2014 son passati soltanto due anni e mezzo, ma pare che il sindaco abbia già in mente altri obiettivi - scrive Ribolla - Se si candidasse in Regione, la legislatura comunale si interromperebbe immediatamente venendo meno, tra l'altro, alle promesse fatte ai suoi elettori - E alza il tono della polemica politica quando dice - Significa che invece di avere un progetto serio per la città aveva soltanto l'ambizione di fare altro». Ora si attende una risposta ufficiale in Consiglio comunale, anche se Gori non ha voluto attendere troppo. "Non ho mai pensato - ha fatto sapere nel comunicato inviato alla stampa - di candidarmi ad altri ruoli. Il che vuol dire che sarebbe intenzionato a fare il sindaco fino alla fine del mandato anche se qualche giornale elenca addirittura i punti principali di quello che sarebbe il suo programma per palazzo Lombardia. Insomma sembra proprio la trama di una telenovela politica ancora da sceneggiare, ma che caratterizzerà, soprattutto per quanto riguarderà il confronto politico dai banchi delle minoranze in Consiglio comunale, la seconda parte del mandato di Gori a sindaco di Bergamo. Massimo Sonzogni
-E' affidata a un breve ma chiaro comunicato, la risposta del sindaco di Bergamo Giorgio Gori, circa la sua possibile candidatura a presidente della Regione Lombardia nel 2018: 'Faccio il sindaco con piacere e con il massimo impegno, come credo chiunque possa testimoniare. Non ho quindi mai pensato - dice - di candidarmi ad altri ruoli.' Tutto qua, Gori non vuole aggiungere altro. "Non abbiamo nulla da spiegare - fanno sapere dal suo ufficio stampa". Mentre in Comune a Bergamo le indiscrezioni sulla ipotizzata candidatura a palazzo Lombardia in competizione con Roberto Maroni e apparsa sui giornali, scalda gli animi politici soprattutto tra le minoranze di Centrodestra. «Se è vero, usa Bergamo come un taxi": sbotta infatti dai banchi della Lega Nord il capogruppo Alberto Ribolla che ha presentato una interrogazione urgente. "Dalle elezioni comunali del 2014 son passati soltanto due anni e mezzo, ma pare che il sindaco abbia già in mente altri obiettivi - scrive Ribolla - Se si candidasse in Regione, la legislatura comunale si interromperebbe immediatamente venendo meno, tra l'altro, alle promesse fatte ai suoi elettori - E alza il tono della polemica politica quando dice - Significa che invece di avere un progetto serio per la città aveva soltanto l'ambizione di fare altro». Ora si attende una risposta ufficiale in Consiglio comunale, anche se Gori non ha voluto attendere troppo. "Non ho mai pensato - ha fatto sapere nel comunicato inviato alla stampa - di candidarmi ad altri ruoli. Il che vuol dire che sarebbe intenzionato a fare il sindaco fino alla fine del mandato anche se qualche giornale elenca addirittura i punti principali di quello che sarebbe il suo programma per palazzo Lombardia. Insomma sembra proprio la trama di una telenovela politica ancora da sceneggiare, ma che caratterizzerà, soprattutto per quanto riguarderà il confronto politico dai banchi delle minoranze in Consiglio comunale, la seconda parte del mandato di Gori a sindaco di Bergamo. Massimo Sonzogni