Aumentano anche in Bergamasca le denunce di truffe e frodi informatiche. Stando alla classifica pubblicata sul Sole24Ore, rappresentano addirittura la seconda tipologia di reato: nel 2016 ne sono state denunciate 279 ogni 100mila abitanti. Anche negli ultimi giorni abbondano gli esempi: approfittando dei recenti disservizi causati da Ryanair, i soliti ignoti stanno inviando migliaia di mail il cui testo recita: «Per provare a recuperare la fiducia dei nostri passeggeri, stiamo mettendo in palio decine di voucher da 1000 euro per volare con noi». Segue il consueto invito a collegarsi a un link, e lì scatta il "phishing" (vengono cioè pescati i dati del computer del malcapitato).
Certo, leggendo con attenzione, si nota che il nome della compagnia aerea non è proprio corretto, ma sicuramente non saranno stati in pochi a rimanere abbagliati da questa ghiotta opportunità. Altri due esempi sono quello di Amazon (anche in questo caso la promessa è di un buono di mille euro), e della catena di supermercati Lidl, che per festeggiare il 25° compleanno regalerebbe 500 euro di buono-spesa. La netta ascesa di questo tipo di reato si inserisce in una classifica per altri versi lusinghiera per la nostra provincia, che registra una diminuzione delle denunce in termini assoluti pari al 7,9%. Al primo posto restano i furti; dopo i già citati reati online si piazzano le rapine, le estorsioni, gli omicidi volontari (o tentati omicidi), riciclaggio, associazione per delinquere e usura. I dati elaborati dal quotidiano e forniti dal Ministero degli Interni si riferiscono - è importante sottolinearlo - alle denunce: va in effetti considerato che un alto numero di reati continua a non essere segnalato alle forze dell'ordine nè all' autorità giudiziaria.
Aumentano anche in Bergamasca le denunce di truffe e frodi informatiche. Stando alla classifica pubblicata sul Sole24Ore, rappresentano addirittura la seconda tipologia di reato: nel 2016 ne sono state denunciate 279 ogni 100mila abitanti. Anche negli ultimi giorni abbondano gli esempi: approfittando dei recenti disservizi causati da Ryanair, i soliti ignoti stanno inviando migliaia di mail il cui testo recita: «Per provare a recuperare la fiducia dei nostri passeggeri, stiamo mettendo in palio decine di voucher da 1000 euro per volare con noi». Segue il consueto invito a collegarsi a un link, e lì scatta il "phishing" (vengono cioè pescati i dati del computer del malcapitato).
Certo, leggendo con attenzione, si nota che il nome della compagnia aerea non è proprio corretto, ma sicuramente non saranno stati in pochi a rimanere abbagliati da questa ghiotta opportunità. Altri due esempi sono quello di Amazon (anche in questo caso la promessa è di un buono di mille euro), e della catena di supermercati Lidl, che per festeggiare il 25° compleanno regalerebbe 500 euro di buono-spesa. La netta ascesa di questo tipo di reato si inserisce in una classifica per altri versi lusinghiera per la nostra provincia, che registra una diminuzione delle denunce in termini assoluti pari al 7,9%. Al primo posto restano i furti; dopo i già citati reati online si piazzano le rapine, le estorsioni, gli omicidi volontari (o tentati omicidi), riciclaggio, associazione per delinquere e usura. I dati elaborati dal quotidiano e forniti dal Ministero degli Interni si riferiscono - è importante sottolinearlo - alle denunce: va in effetti considerato che un alto numero di reati continua a non essere segnalato alle forze dell'ordine nè all' autorità giudiziaria.