Ecco come si presenta alla fine della festa non autorizzata l' area che ha ospitato per Halloween il rave party con più di 500 giovani. Sporcizia, bottiglie vuote, residui di barbecue, carrelli della spesa. E segni inequivocabili della vendita di fumo a go go. Prezzi scritti a pennarello rosso su una lastra in ferro rimasta sul pavimento delle ex fonderie Mazzucchelli, fra Calcinate e Cavernago. Tutt' intorno il panorama è desolante, dentro e fuori l' enorme capannone che ha ospitato suo malgrado l' ennesimo rave party abusivo della Bergamasca, che ha richiamato centinaia di giovani arrivati da tutta Europa. Nel capannone ora non c'è più nessuno. Solo le tracce evidenti del raduno illegale a base di musica, alcol e droga e interrotto dai carabinieri domenica mattina. Fiumi di alcool, musica a volume assordante, totale mancanza di servizi e corrente elettrica, totale mancanza delle più elementari norme di sicirezzza. La fonderia, abbandonata, usata come bivacco. Inaccettabile. Questo il foro d'accesso che gli organizzatori del rave hanno praticato per accedere all'area. Un grande foro di un metro per un metro nella recinzione in lastre di cemento dell' ex fonderia. È sul retro, proprio di fronte alla vecchia cabina dell' Enel interna alla ditta: forse proprio questa torretta era stata indicata come punto di riferimento per trovare, al buio, l' accesso al rave. L' ex azienda è formata da due stabili. Per il rave sono stati occupati entrambi. Gli ex uffici sono stati messi a soqquadro: la documentazione dell' archivio è sparpagliata a terra, tanto da nascondere tutto il pavimento di una delle stanze, mentre cassetti e mobili sono stati scaraventati ovunque. I vetri sono quasi tutti rotti. Se questa è una festa.
Ecco come si presenta alla fine della festa non autorizzata l' area che ha ospitato per Halloween il rave party con più di 500 giovani. Sporcizia, bottiglie vuote, residui di barbecue, carrelli della spesa. E segni inequivocabili della vendita di fumo a go go. Prezzi scritti a pennarello rosso su una lastra in ferro rimasta sul pavimento delle ex fonderie Mazzucchelli, fra Calcinate e Cavernago. Tutt' intorno il panorama è desolante, dentro e fuori l' enorme capannone che ha ospitato suo malgrado l' ennesimo rave party abusivo della Bergamasca, che ha richiamato centinaia di giovani arrivati da tutta Europa. Nel capannone ora non c'è più nessuno. Solo le tracce evidenti del raduno illegale a base di musica, alcol e droga e interrotto dai carabinieri domenica mattina. Fiumi di alcool, musica a volume assordante, totale mancanza di servizi e corrente elettrica, totale mancanza delle più elementari norme di sicirezzza. La fonderia, abbandonata, usata come bivacco. Inaccettabile. Questo il foro d'accesso che gli organizzatori del rave hanno praticato per accedere all'area. Un grande foro di un metro per un metro nella recinzione in lastre di cemento dell' ex fonderia. È sul retro, proprio di fronte alla vecchia cabina dell' Enel interna alla ditta: forse proprio questa torretta era stata indicata come punto di riferimento per trovare, al buio, l' accesso al rave. L' ex azienda è formata da due stabili. Per il rave sono stati occupati entrambi. Gli ex uffici sono stati messi a soqquadro: la documentazione dell' archivio è sparpagliata a terra, tanto da nascondere tutto il pavimento di una delle stanze, mentre cassetti e mobili sono stati scaraventati ovunque. I vetri sono quasi tutti rotti. Se questa è una festa.