-Per la seconda volta, la prima è stata nel 2014, non saranno gli elettori, per così dire tradizionali, a scegliere i consiglieri provinciali, ma i sindaci e i consiglieri comunali dei 242 comuni bergamaschi. Appuntamento sabato 1 ottobre, dalle 8 alle 20, nella sede della Cittadella dello sport di via Gleno a Bergamo. I 2.841 aventi diritto al voto potranno scegliere tra quattro liste: Provincia bene comune di area Ncd, Democratici e civici per la bergamasca di area Pd, Civici popolari indipendenti di area Forza Italia e quella della Lega Nord, l'unica col simbolo di un partito. Si dovranno eleggere i 16 nuovi consiglieri provinciali, non il presidente invece che, per la legge Delrio, resta in carica quattro anni e non due. E pensare che ci avevano detto che le Province non esistevano più. L'attuale composizione dell'Assemblea di Via Tasso vede 7 consiglieri del Pd, 4 della Lega, 3 di forza Italia e due dell'Ncd. E anche per una votazione come questa, pensate un po', peserà l'entità dell'astensione. Una curiosità di tipo tecnico-politico; il peso del voto espresso non sarà uguale per tutti, ma a seconda delle dimensioni, in termini di residenti, del comune di appartenenza, tanto che un consenso espresso da un consigliere di Bergamo varrà 270 voti, quello di un consigliere di Treviolo 90 e quello di un consigliere di un comune con meno di tremila abitanti soltanto 9. Insomma, tanto per rendere più semplice il tutto. Fatto sta che, riforma o no, le Province ci sono ancora, ma con i bilanci al collasso e con versamenti nelle casse dello Stato saliti, per quanto riguarda Bergamo, da 37 a 51 milioni di euro in un anno.
-Per la seconda volta, la prima è stata nel 2014, non saranno gli elettori, per così dire tradizionali, a scegliere i consiglieri provinciali, ma i sindaci e i consiglieri comunali dei 242 comuni bergamaschi. Appuntamento sabato 1 ottobre, dalle 8 alle 20, nella sede della Cittadella dello sport di via Gleno a Bergamo. I 2.841 aventi diritto al voto potranno scegliere tra quattro liste: Provincia bene comune di area Ncd, Democratici e civici per la bergamasca di area Pd, Civici popolari indipendenti di area Forza Italia e quella della Lega Nord, l'unica col simbolo di un partito. Si dovranno eleggere i 16 nuovi consiglieri provinciali, non il presidente invece che, per la legge Delrio, resta in carica quattro anni e non due. E pensare che ci avevano detto che le Province non esistevano più. L'attuale composizione dell'Assemblea di Via Tasso vede 7 consiglieri del Pd, 4 della Lega, 3 di forza Italia e due dell'Ncd. E anche per una votazione come questa, pensate un po', peserà l'entità dell'astensione. Una curiosità di tipo tecnico-politico; il peso del voto espresso non sarà uguale per tutti, ma a seconda delle dimensioni, in termini di residenti, del comune di appartenenza, tanto che un consenso espresso da un consigliere di Bergamo varrà 270 voti, quello di un consigliere di Treviolo 90 e quello di un consigliere di un comune con meno di tremila abitanti soltanto 9. Insomma, tanto per rendere più semplice il tutto. Fatto sta che, riforma o no, le Province ci sono ancora, ma con i bilanci al collasso e con versamenti nelle casse dello Stato saliti, per quanto riguarda Bergamo, da 37 a 51 milioni di euro in un anno.