Sono 1817 i profughi presenti ora sul territorio della provincia bergamasca. Nonostante la mole di arrivi e la costante urgenza di trovare degli spazi di accoglienza, Caritas e altri enti del territorio stanno portando avanti da due anni progetti concreti di integrazione che stanno dando buoni risultati anche fra le indiscutibili difficoltà. 220 profughi hanno partecipato a percorsi di formazione anche se non sempre è stato facile insegnare la nostra lingua. Numeri più alti invece sul volontariato 810 profughi hanno accettato di pretare la loro opera gratuitamente per dei piccoli lavori. Numeri che potrebbero aumentare se più comuni si mettessero in gioco.
Sono 1817 i profughi presenti ora sul territorio della provincia bergamasca. Nonostante la mole di arrivi e la costante urgenza di trovare degli spazi di accoglienza, Caritas e altri enti del territorio stanno portando avanti da due anni progetti concreti di integrazione che stanno dando buoni risultati anche fra le indiscutibili difficoltà. 220 profughi hanno partecipato a percorsi di formazione anche se non sempre è stato facile insegnare la nostra lingua. Numeri più alti invece sul volontariato 810 profughi hanno accettato di pretare la loro opera gratuitamente per dei piccoli lavori. Numeri che potrebbero aumentare se più comuni si mettessero in gioco.