La storia del poiat affonda le sue radici addirittura nel Seicento: si tratta di una tecnica utilizzata per secoli nelle valli bergamasche per trasformare la legna in carbone controllandone la combustione, ma ormai caduta in disuso. In dialetto il cumulo di legna, frasche e terra necessario per questo processo, la cosiddetta carbonaia, era chiamato appunto poiat: in occasione di Bergamo e Brescia capitale della Cultura, Premolo ha voluto rispolverare questa antica tradizione anche dell'Alta Valle Seriana, un'attività andata persa negli anni con l'avvento dei combustili fossili. Il servizio di Elisa Cucchi per Bergamo Tv con le interviste a Omar Seghezzi, sindaco di Premolo, e a Bruno Gipponi, l'ultimo carbonaio della Valtrompia.
La storia del poiat affonda le sue radici addirittura nel Seicento: si tratta di una tecnica utilizzata per secoli nelle valli bergamasche per trasformare la legna in carbone controllandone la combustione, ma ormai caduta in disuso. In dialetto il cumulo di legna, frasche e terra necessario per questo processo, la cosiddetta carbonaia, era chiamato appunto poiat: in occasione di Bergamo e Brescia capitale della Cultura, Premolo ha voluto rispolverare questa antica tradizione anche dell'Alta Valle Seriana, un'attività andata persa negli anni con l'avvento dei combustili fossili. Il servizio di Elisa Cucchi per Bergamo Tv con le interviste a Omar Seghezzi, sindaco di Premolo, e a Bruno Gipponi, l'ultimo carbonaio della Valtrompia.