Milano vista dal basso. Anzi, dalle sue viscere: dalla metropolitana. Un luogo che risponde a leggi e caratteristiche sue, che la distinguono da tutto quello che sta sopra: uno spazio che, per alcuni minuti nell'arco della giornata, le persone condividono. Da questa prospettiva parte l'itinerario descritto da Stefano Bartezzaghi nel suo "M.Una metronovela", tra i cinque finalisti della 32^ edizione del Premio Bergamo. una votla emerso da laggiù, il noto enigmista, semiologo , scopre una città che nel corso degli anni, soprattutto i più recenti, è cambiata in meglio, e riesce ad andare oltre lo stereotipo della frenesia e dell'efficienza a tutti i costi che nell'immaginario collettivo hanno sempre identificato il capoluogo meneghino.Bartezzaghi è stato anche allievo e amico di Umberto Eco. Ci ha detto quale vorrebbe fosse l'eredità lasciata dal suo maestro al nostro Paese.
Milano vista dal basso. Anzi, dalle sue viscere: dalla metropolitana. Un luogo che risponde a leggi e caratteristiche sue, che la distinguono da tutto quello che sta sopra: uno spazio che, per alcuni minuti nell'arco della giornata, le persone condividono. Da questa prospettiva parte l'itinerario descritto da Stefano Bartezzaghi nel suo "M.Una metronovela", tra i cinque finalisti della 32^ edizione del Premio Bergamo. una votla emerso da laggiù, il noto enigmista, semiologo , scopre una città che nel corso degli anni, soprattutto i più recenti, è cambiata in meglio, e riesce ad andare oltre lo stereotipo della frenesia e dell'efficienza a tutti i costi che nell'immaginario collettivo hanno sempre identificato il capoluogo meneghino.Bartezzaghi è stato anche allievo e amico di Umberto Eco. Ci ha detto quale vorrebbe fosse l'eredità lasciata dal suo maestro al nostro Paese.