C'è una parte della vita del poeta Dino Campana avvolta in una specie di cono d'ombra, di cui nessun biografo si è mai occupato in maniera approfondita: sono gli anni del viaggio dell'autore dei Canti Orfici in America Latina, le cui tappe sono ripercorse da Laura Pariani che con il romanzo "Questo Viaggio Chiamavamo Amore" partecipa alla 32^ edizione del Premio Nazionale Narrativa Bergamo. L'autrice immagina che Campana ricordi gli incontri, le esperienze, le emozioni vissute in occasione del viaggio verso Uruguay e Argentina durante la sua reclusione del Regio manicomio di Castel Pulci, negli anni Venti del secolo scorso. Le pagine di Laura Pariani sono pervase dal contrasto tra il luogo chiuso, opprimente in cui il poeta è costretto e un costante anelito alla libertà, che solo a tratti trova nell'arte, nel viaggio - appunto - e nel sogno.
C'è una parte della vita del poeta Dino Campana avvolta in una specie di cono d'ombra, di cui nessun biografo si è mai occupato in maniera approfondita: sono gli anni del viaggio dell'autore dei Canti Orfici in America Latina, le cui tappe sono ripercorse da Laura Pariani che con il romanzo "Questo Viaggio Chiamavamo Amore" partecipa alla 32^ edizione del Premio Nazionale Narrativa Bergamo. L'autrice immagina che Campana ricordi gli incontri, le esperienze, le emozioni vissute in occasione del viaggio verso Uruguay e Argentina durante la sua reclusione del Regio manicomio di Castel Pulci, negli anni Venti del secolo scorso. Le pagine di Laura Pariani sono pervase dal contrasto tra il luogo chiuso, opprimente in cui il poeta è costretto e un costante anelito alla libertà, che solo a tratti trova nell'arte, nel viaggio - appunto - e nel sogno.