La speranza per i piccoli comuni che vogliono tenersi stretti i loro uffici postali, si chiama Tar. E' di pochi giorni fa la notizia che Poste Italiane avrebbe alzato bandiera bianca di fronte ai tanti ricorsi fatti dai sindaci che non accettavano di subire passivamente la chiusura delle Poste nei loro comuni. Il problema si pone soprattutto per i piccoli paesi, magari di montagna: cittadini, perlopiù anziani, privati dell'ufficio dove andare a ritirare la pensione, spedire e ritirare pacchi, o pagare le bollette. A quanto pare, dopo che comuni della Toscana, dell' Abruzzo e della Lombardia hanno vinto il ricorso al Tar (l'ultimo a cui il tribunale regionale ha dato ragione è Olevano di Lomellina), Poste Italiane avrebbe avuto un ripensamento circa la chiusura dei 455 uffici considerati non economici. Si vedrà se si tratta di un vero e proprio dietrofront, o sia invece solo un modo per prendere tempo e valutare caso per caso. Il che si risolverà probabilmente in uno stop delle chiusure e in una trattativa con i sindaci sulla rimodulazione degli orari. La riduzione in un ufficio in cambio del potenziamento di un altro è una modalità di discussione più accettabile per le comunità locali. E anche l'Anci apprezza. Certo si apre uno spiraglio per i Comuni della nostra provincia che hanno dovuto ridurre i giorni di apertura settimanale. da 6 a 3 saranno Barbata, Pumenengo, Torre Pallavicina avevano mandato una lettera comune in Regione per scongiurare la riduzione da 6 a 3 giorni, ma fino ad ora senza alcun esito. Stessa situazione anche a Gorno, mentre gli uffici postali di Averara e Moio de' Calvi hanno ridotto da 3 a 2 le giornate di apertura.
La speranza per i piccoli comuni che vogliono tenersi stretti i loro uffici postali, si chiama Tar. E' di pochi giorni fa la notizia che Poste Italiane avrebbe alzato bandiera bianca di fronte ai tanti ricorsi fatti dai sindaci che non accettavano di subire passivamente la chiusura delle Poste nei loro comuni. Il problema si pone soprattutto per i piccoli paesi, magari di montagna: cittadini, perlopiù anziani, privati dell'ufficio dove andare a ritirare la pensione, spedire e ritirare pacchi, o pagare le bollette. A quanto pare, dopo che comuni della Toscana, dell' Abruzzo e della Lombardia hanno vinto il ricorso al Tar (l'ultimo a cui il tribunale regionale ha dato ragione è Olevano di Lomellina), Poste Italiane avrebbe avuto un ripensamento circa la chiusura dei 455 uffici considerati non economici. Si vedrà se si tratta di un vero e proprio dietrofront, o sia invece solo un modo per prendere tempo e valutare caso per caso. Il che si risolverà probabilmente in uno stop delle chiusure e in una trattativa con i sindaci sulla rimodulazione degli orari. La riduzione in un ufficio in cambio del potenziamento di un altro è una modalità di discussione più accettabile per le comunità locali. E anche l'Anci apprezza. Certo si apre uno spiraglio per i Comuni della nostra provincia che hanno dovuto ridurre i giorni di apertura settimanale. da 6 a 3 saranno Barbata, Pumenengo, Torre Pallavicina avevano mandato una lettera comune in Regione per scongiurare la riduzione da 6 a 3 giorni, ma fino ad ora senza alcun esito. Stessa situazione anche a Gorno, mentre gli uffici postali di Averara e Moio de' Calvi hanno ridotto da 3 a 2 le giornate di apertura.