Cinque portalettere in ferie sostituiti da un solo lavoratore, cui è richiesto di smaltire il lavoro arretrato; una donna, assunta per sei mesi in un ufficio della provincia, costretta a licenziarsi poichè, dopo aver fatto una serie di ore di straordinario non riconosciute, si è vista respingere dal responsabile la richiesta di poter uscire in orario per problemi con i figli. Sono solo due dei casi, sempre più numerosi, di disagio - se non di vessazioni - segnalati al sindacato delle Poste della Cisl da parte di persone, per lo più giovani, assunte a tempo determinato da Poste Italiane nel periodo estivo.
Cinque portalettere in ferie sostituiti da un solo lavoratore, cui è richiesto di smaltire il lavoro arretrato; una donna, assunta per sei mesi in un ufficio della provincia, costretta a licenziarsi poichè, dopo aver fatto una serie di ore di straordinario non riconosciute, si è vista respingere dal responsabile la richiesta di poter uscire in orario per problemi con i figli. Sono solo due dei casi, sempre più numerosi, di disagio - se non di vessazioni - segnalati al sindacato delle Poste della Cisl da parte di persone, per lo più giovani, assunte a tempo determinato da Poste Italiane nel periodo estivo.