La partita non solo è aperta, ma tutta da giocare. Con l'uscita di scena di Roberto Maroni dalle Regionali della Lombardia, gli scenari si sono improvvisamente aperti, mischiati e per certi versi confusi. Nulla è scontato e sinistra, destra e cinque stelle hanno estratto il pallottoliere per mettere sul tavolo i voti con il nuovo possibile candidato Fontana come ipotetico competitor. E' direttamente Silvio Berlusconi ad ammettere che la coalizione di centrodestra sta "attendendo i sondaggi sul confronto tra Gori/Fontana o Gelmini/Gori". E quindi in qualche modo fa capire che Attilio Fontata non sarebbe ancora la scelta definitiva per la gara alla Regione. La proposta della candidatura dell'ex sindaco di Varese pare aver provocato qualche mal di pancia in casa Forza Italia, dove la Gelmini era già pronta a dire si. L'assesore Gallera Dà piena fiducia a Fontana ma aggiunge "non è una scelta dinastica. Non per forza deve essere un uomo della Lega. Deve raccogliere più voti possibili". Nel centro sinistra Gori sta cercando di riunire la sinistra, ma ha incassato un secco no da "Liberi e Uguali". "Non ci sono le condizioni politiche per riaprire": Liberi e Uguali conferma l'intenzione di presentare un proprio candidato alla presidenza della Lombardia, e quindi di non sostenere Giorgio Gori. Ma la rinuncia di Maroni lascia intravedere trame che vanno oltre la lombardia. Strategie nazionali che però tutti si per ora si affannano a smentire e raffreddare. Berlusconi ha dichiarato che una corsa di Maroni per Palazzo Chigi è da escludere nella maniera più assoluta. Salvini commenta "Se lasci il tuo incarico in Regione Lombardia, evidentemente in politica non puoi più fare altro". Acque agitate e giochi di potere che col tempo diventeranno più chiari.
La partita non solo è aperta, ma tutta da giocare. Con l'uscita di scena di Roberto Maroni dalle Regionali della Lombardia, gli scenari si sono improvvisamente aperti, mischiati e per certi versi confusi. Nulla è scontato e sinistra, destra e cinque stelle hanno estratto il pallottoliere per mettere sul tavolo i voti con il nuovo possibile candidato Fontana come ipotetico competitor. E' direttamente Silvio Berlusconi ad ammettere che la coalizione di centrodestra sta "attendendo i sondaggi sul confronto tra Gori/Fontana o Gelmini/Gori". E quindi in qualche modo fa capire che Attilio Fontata non sarebbe ancora la scelta definitiva per la gara alla Regione. La proposta della candidatura dell'ex sindaco di Varese pare aver provocato qualche mal di pancia in casa Forza Italia, dove la Gelmini era già pronta a dire si. L'assesore Gallera Dà piena fiducia a Fontana ma aggiunge "non è una scelta dinastica. Non per forza deve essere un uomo della Lega. Deve raccogliere più voti possibili". Nel centro sinistra Gori sta cercando di riunire la sinistra, ma ha incassato un secco no da "Liberi e Uguali". "Non ci sono le condizioni politiche per riaprire": Liberi e Uguali conferma l'intenzione di presentare un proprio candidato alla presidenza della Lombardia, e quindi di non sostenere Giorgio Gori. Ma la rinuncia di Maroni lascia intravedere trame che vanno oltre la lombardia. Strategie nazionali che però tutti si per ora si affannano a smentire e raffreddare. Berlusconi ha dichiarato che una corsa di Maroni per Palazzo Chigi è da escludere nella maniera più assoluta. Salvini commenta "Se lasci il tuo incarico in Regione Lombardia, evidentemente in politica non puoi più fare altro". Acque agitate e giochi di potere che col tempo diventeranno più chiari.