Pianificano tutto per filo e per segno: la vittima da colpire e il piano di azione. Lo adescano in rete per settimane, e poi all'appuntamento gli tendono un'imboscata, lo aggrediscono e feriscono con un coltello e lo derubano di tutto, compresi i vestiti. Una baby gang spregiudicata composta tutta da minorenni italiani, due ragazze e due ragazzi sedicenni che hanno messo a segno il piano criminale a Pontirolo Nuovo, comune di residenza di due dei componenti della banda. Tre dei giovani sono stati arrestati dai Carabinieri della Compagnia di Treviglio mentre il quarto è scappato ma in corso di identificazione. Rapina e lesione personale aggravata dall'uso di un coltello sono le gravi accuse alla gang che ha agito ai danni di un 19enne originario del Marocco di Castel Rozzone. La vittima da due mesi aveva conosciuto in rete una delle due ragazze, senza conoscerne la reale identità. La giovane dopo averlo adescato lo ha invitato ad un appuntamento in un parco pubblico a Pontirolo Nuovo. Una tela quindi tessuta nel tempo e già con l'obiettivo criminale. I quattro ragazzi avevano il quartier generale nella cantina di una delle ragazze. Lì si trovavano per pianificare e da lì sono partiti lunedì alla volta del parco per poi tornarci dopo il colpo con il bottino. La ragazza si presenta all'appuntamento con l'amica e le due intrattengono il 19enne invitandolo a passeggiare, mentre i due complici minorenni sbucano all'improvviso da una siepe e aggredisono la vittima, la afferrano per il collo e gli tappano naso e bocca. Gli strappano di dosso il borsello con il portafogli, il telefono cellulare, gli rubano la bicicletta e le costose scarpe da ginnastica e cercano di sfilargli anche i pantaloni di marca che indossava. Nell'aggressione gli procurano una distorsione cervicale ed un taglio alla gamba destra. 500/600 euro la refurtiva, che si sarebbero poi spartiti fra loro Poi sono fuggiti lasciando la povera vittima ferita, sconvolta e scalza chiedere aiuto ai passanti che l'hanno ignorato. Ha raggiunto il centro del paese dove finalmente una persona ha chiamato la Centrale operativa dei Carabinieri di Treviglio attraverso il 112. I quattro si erano ritirati nella cantina con la refurtiva, ma erano stati notati da un vicino. Arrestati un ragazzo e due ragazze, che hanno tentato la fuga ma sono stati fermati dalle pattuglie della Stazione di Fara Gera d'Adda. Su indicazione della Procura presso il Tribunale per i minorenni di Brescia, sono stati accompagnati uno presso il Centro di accoglienza per minorenni di Brescia e le due ragazze a quello di Bologna. In corso le attività per rintracciare il quarto, che con tutta probabilità aveva l'arma con sè, un coltello di piccole dimensioni col quale ha ferito la vittima. I carabinieri stanno approfondendo se in zona si sono verificati altri episodi simili. La banda era infatti ben organizzata e scaltra. Simona Befani
Pianificano tutto per filo e per segno: la vittima da colpire e il piano di azione. Lo adescano in rete per settimane, e poi all'appuntamento gli tendono un'imboscata, lo aggrediscono e feriscono con un coltello e lo derubano di tutto, compresi i vestiti. Una baby gang spregiudicata composta tutta da minorenni italiani, due ragazze e due ragazzi sedicenni che hanno messo a segno il piano criminale a Pontirolo Nuovo, comune di residenza di due dei componenti della banda. Tre dei giovani sono stati arrestati dai Carabinieri della Compagnia di Treviglio mentre il quarto è scappato ma in corso di identificazione. Rapina e lesione personale aggravata dall'uso di un coltello sono le gravi accuse alla gang che ha agito ai danni di un 19enne originario del Marocco di Castel Rozzone. La vittima da due mesi aveva conosciuto in rete una delle due ragazze, senza conoscerne la reale identità. La giovane dopo averlo adescato lo ha invitato ad un appuntamento in un parco pubblico a Pontirolo Nuovo. Una tela quindi tessuta nel tempo e già con l'obiettivo criminale. I quattro ragazzi avevano il quartier generale nella cantina di una delle ragazze. Lì si trovavano per pianificare e da lì sono partiti lunedì alla volta del parco per poi tornarci dopo il colpo con il bottino. La ragazza si presenta all'appuntamento con l'amica e le due intrattengono il 19enne invitandolo a passeggiare, mentre i due complici minorenni sbucano all'improvviso da una siepe e aggredisono la vittima, la afferrano per il collo e gli tappano naso e bocca. Gli strappano di dosso il borsello con il portafogli, il telefono cellulare, gli rubano la bicicletta e le costose scarpe da ginnastica e cercano di sfilargli anche i pantaloni di marca che indossava. Nell'aggressione gli procurano una distorsione cervicale ed un taglio alla gamba destra. 500/600 euro la refurtiva, che si sarebbero poi spartiti fra loro Poi sono fuggiti lasciando la povera vittima ferita, sconvolta e scalza chiedere aiuto ai passanti che l'hanno ignorato. Ha raggiunto il centro del paese dove finalmente una persona ha chiamato la Centrale operativa dei Carabinieri di Treviglio attraverso il 112. I quattro si erano ritirati nella cantina con la refurtiva, ma erano stati notati da un vicino. Arrestati un ragazzo e due ragazze, che hanno tentato la fuga ma sono stati fermati dalle pattuglie della Stazione di Fara Gera d'Adda. Su indicazione della Procura presso il Tribunale per i minorenni di Brescia, sono stati accompagnati uno presso il Centro di accoglienza per minorenni di Brescia e le due ragazze a quello di Bologna. In corso le attività per rintracciare il quarto, che con tutta probabilità aveva l'arma con sè, un coltello di piccole dimensioni col quale ha ferito la vittima. I carabinieri stanno approfondendo se in zona si sono verificati altri episodi simili. La banda era infatti ben organizzata e scaltra. Simona Befani