Il Mas, "il mazzo", l'enorme albero portato come da tradizione in cima al Corno Guazza accanto alla statua della Madonna degli alpini, illuminati in piena notte dal faro della Protezione Civile solitamente usato per la notturna delle Cascate del Serio di Valbondione. Così la comunità di Ponte Nossa ha celebrato l'Apparizione, la festa della Madonna delle lacrime, in ricordo del miracolo avvenuto il 2 giugno 1511 quando lacrime di sangue scesero dal volto di Maria, dipinto su un affresco. La solenne Messa del 2 Giugno è stata celebrata da monsignor Carlo Mazza, bergamasco e vescovo emerito di Fidenza. Quest'anno niente processione, niente concerto bandistico, niente fuochi d'artificio e niente fuoco al Mas. Lunedì sera, sul sagrato del Santuario, la supplica a Maria perché la pandemia possa cessare presto e la benedizione del falò. Il centro è stato chiuso al traffico per lasciare spazio alle bancarelle e ai negozi aperti. Il servizio di Elisa Cucchi per Bergamo Tv con le interviste al sindaco Stefano Mazzoleni e al parroco Don Alessandro Angioletti.
Il Mas, "il mazzo", l'enorme albero portato come da tradizione in cima al Corno Guazza accanto alla statua della Madonna degli alpini, illuminati in piena notte dal faro della Protezione Civile solitamente usato per la notturna delle Cascate del Serio di Valbondione. Così la comunità di Ponte Nossa ha celebrato l'Apparizione, la festa della Madonna delle lacrime, in ricordo del miracolo avvenuto il 2 giugno 1511 quando lacrime di sangue scesero dal volto di Maria, dipinto su un affresco. La solenne Messa del 2 Giugno è stata celebrata da monsignor Carlo Mazza, bergamasco e vescovo emerito di Fidenza. Quest'anno niente processione, niente concerto bandistico, niente fuochi d'artificio e niente fuoco al Mas. Lunedì sera, sul sagrato del Santuario, la supplica a Maria perché la pandemia possa cessare presto e la benedizione del falò. Il centro è stato chiuso al traffico per lasciare spazio alle bancarelle e ai negozi aperti. Il servizio di Elisa Cucchi per Bergamo Tv con le interviste al sindaco Stefano Mazzoleni e al parroco Don Alessandro Angioletti.