La parola è stata inventata in Svezia da Erik Ahlström che nel 2015, prima di trasferirsi in una città diversa rispetto a quella in cui risiedeva, decise di ripulire l'area nella quale solitamente si allenava. Il termine Plogging è la perfetta unione della parola svedese plocka upp (raccogliere) con l'inglese jogging: l'attività dunque consiste nel raccogliere i rifiuti che si trovano sul proprio cammino mentre si è impegnati a correre all'aria aperta. Da questo messaggio di sostenibilità ambientale è nata una vera e propria disciplina sportiva agonistica con tanto di Campionato Mondiale che quest'anno si svolge in Bergamasca come uno degli eventi di riferimento della decima edizione della Settimana Europea dello Sport. Si parte venerdì con la cerimonia di apertura e la tradizionale Plogging Child in cui a cimentarsi saranno bambini e bambine della scuola elementare di Gandino. Qui sabato si terrà la quarta edizione del campionato del mondo di Trail Plogging con circa 80 atleti che si sono qualificati per la sfida decisiva sui sentieri in montagna dei boschi della Valgandino, con tempo limite di 6 ore. Il portabandiera italiano sarà Michele Narciso, ma ci saranno anche i rappresentanti di Francia, Olanda, Grecia, Gran Bretagna, Giappone, Serbia, Spagna, Egitto, Senegal, Canada e Svezia. I campioni uscenti sono l'italiana Elena Canuto e lo spagnolo Manuel Garcia. Domenica invece sarà la città a tenere a battesimo la "prima" del campionato del mondo di Urban Plogging: dopo l'edizione pilota dello scorso anno a Genova, saranno circa 50 atleti ad attraversare la città. Rispetto alla gara di Gandino, in cui la differenziazione e valutazione dei rifiuti portati al traguardo è affidata alla giuria del comitato organizzatore, in quella di Bergamo saranno gli atleti a dover differenziare correttamente i rifiuti al momento della raccolta, una difficoltà non indifferente che potrà comportare anche delle penalità. Il servizio di Matteo De Sanctis per Bergamo Tv.
La parola è stata inventata in Svezia da Erik Ahlström che nel 2015, prima di trasferirsi in una città diversa rispetto a quella in cui risiedeva, decise di ripulire l'area nella quale solitamente si allenava. Il termine Plogging è la perfetta unione della parola svedese plocka upp (raccogliere) con l'inglese jogging: l'attività dunque consiste nel raccogliere i rifiuti che si trovano sul proprio cammino mentre si è impegnati a correre all'aria aperta. Da questo messaggio di sostenibilità ambientale è nata una vera e propria disciplina sportiva agonistica con tanto di Campionato Mondiale che quest'anno si svolge in Bergamasca come uno degli eventi di riferimento della decima edizione della Settimana Europea dello Sport. Si parte venerdì con la cerimonia di apertura e la tradizionale Plogging Child in cui a cimentarsi saranno bambini e bambine della scuola elementare di Gandino. Qui sabato si terrà la quarta edizione del campionato del mondo di Trail Plogging con circa 80 atleti che si sono qualificati per la sfida decisiva sui sentieri in montagna dei boschi della Valgandino, con tempo limite di 6 ore. Il portabandiera italiano sarà Michele Narciso, ma ci saranno anche i rappresentanti di Francia, Olanda, Grecia, Gran Bretagna, Giappone, Serbia, Spagna, Egitto, Senegal, Canada e Svezia. I campioni uscenti sono l'italiana Elena Canuto e lo spagnolo Manuel Garcia. Domenica invece sarà la città a tenere a battesimo la "prima" del campionato del mondo di Urban Plogging: dopo l'edizione pilota dello scorso anno a Genova, saranno circa 50 atleti ad attraversare la città. Rispetto alla gara di Gandino, in cui la differenziazione e valutazione dei rifiuti portati al traguardo è affidata alla giuria del comitato organizzatore, in quella di Bergamo saranno gli atleti a dover differenziare correttamente i rifiuti al momento della raccolta, una difficoltà non indifferente che potrà comportare anche delle penalità. Il servizio di Matteo De Sanctis per Bergamo Tv.