Altro che aiuti alla montagna: la protesta dei cittadini della Valle Seriana, dell'apposito Comitato, degli amministratori, di alcuni consiglieri regionali (non tutti, qualcuno si è dileguato in corso d'opera) e il ricorso al tribunale amministrativo dei sindaci non sono serviti a far cambiare idea a Regione Lombardia, che ha applicato alla lettera la normativa nazionale. Il comunicato dell'Azienda Socio Sanitaria di Bergamo Est ha ufficializzato che venerdì a mezzanotte cesserà l'attività del punto nascita dell’Ospedale “Locatelli” di Piario visto nel triennio ha presentato costantemente un numero di parti inferiori a 500 l'anno, con trend progressivamente negativo. ASST Bergamo Est che ha predisposto il documento denominato “Percorso assistenza alla gravidanza a basso rischio ostetrico ed il documento “Percorso nascita Terre Alte”, con i quali sono definite le misure organizzative funzionali ad assicurare tali obiettivi per la gravidanza (sia essa a basso, medio od alto rischio) con un innovativo percorso di presa in carico e di accompagnamento tra chi deve partorire e l’ostetrica di riferimento che prevede anche visite a domicilio dalla 36^ settimana di gravidanza garantite dalla pronta reperibilità dell’equipé ostetrica aziendale, stante anche la situazione di difficoltà legata alla carenza di figure specialistiche come ginecologi e pediatri che affligge ormai le aziende sanitarie. Contestualmente, di concerto con ATS Bergamo ed AREU, vengono attivati i progetti sostitutivi predisposti a garanzia dell’assistenza neonatale nel territorio dell’alta Valle Seriana, in Val di Scalve e nell’Alto Sebino. E' confermato invece l'incontro di giovedì alle 12.30 a Milano tra i sindaci della Valle, alcuni consiglieri regionali bergamaschi e l'assessore Gallera anche per tenere alta l'attenzione sull'intero presidio ospedaliero di Piario.
Altro che aiuti alla montagna: la protesta dei cittadini della Valle Seriana, dell'apposito Comitato, degli amministratori, di alcuni consiglieri regionali (non tutti, qualcuno si è dileguato in corso d'opera) e il ricorso al tribunale amministrativo dei sindaci non sono serviti a far cambiare idea a Regione Lombardia, che ha applicato alla lettera la normativa nazionale. Il comunicato dell'Azienda Socio Sanitaria di Bergamo Est ha ufficializzato che venerdì a mezzanotte cesserà l'attività del punto nascita dell’Ospedale “Locatelli” di Piario visto nel triennio ha presentato costantemente un numero di parti inferiori a 500 l'anno, con trend progressivamente negativo. ASST Bergamo Est che ha predisposto il documento denominato “Percorso assistenza alla gravidanza a basso rischio ostetrico ed il documento “Percorso nascita Terre Alte”, con i quali sono definite le misure organizzative funzionali ad assicurare tali obiettivi per la gravidanza (sia essa a basso, medio od alto rischio) con un innovativo percorso di presa in carico e di accompagnamento tra chi deve partorire e l’ostetrica di riferimento che prevede anche visite a domicilio dalla 36^ settimana di gravidanza garantite dalla pronta reperibilità dell’equipé ostetrica aziendale, stante anche la situazione di difficoltà legata alla carenza di figure specialistiche come ginecologi e pediatri che affligge ormai le aziende sanitarie. Contestualmente, di concerto con ATS Bergamo ed AREU, vengono attivati i progetti sostitutivi predisposti a garanzia dell’assistenza neonatale nel territorio dell’alta Valle Seriana, in Val di Scalve e nell’Alto Sebino. E' confermato invece l'incontro di giovedì alle 12.30 a Milano tra i sindaci della Valle, alcuni consiglieri regionali bergamaschi e l'assessore Gallera anche per tenere alta l'attenzione sull'intero presidio ospedaliero di Piario.