Non è solamente l'ospedale di Piario, è l'ospedale dell'Alta Val Seriana che è chiamata a difendere la sua struttura sanitaria, minata dall'inchiesta sul Valium e sulle morti sospette e dall'incertezza sul destino del punto nascite a rischio chiusura visto che con 400 parti l'anno non raggiunge i 500 richiesti dal Ministero della Salute e che i primi due mesi del 2017 registrano una flessione rispetto ai dati nazionali. Un'ospedale di cui è stata ribadita l'eccellenza e la sicurezza di tutti i reparti: l'obiettivo non è depotenziare l'ospedale di montagna, ma rilanciare con l'ampliamento delle attività di diabetologia e cardiologia, degli specialisti per neurologia, dei servizi proprio per chi partorisce a Piario.
Non è solamente l'ospedale di Piario, è l'ospedale dell'Alta Val Seriana che è chiamata a difendere la sua struttura sanitaria, minata dall'inchiesta sul Valium e sulle morti sospette e dall'incertezza sul destino del punto nascite a rischio chiusura visto che con 400 parti l'anno non raggiunge i 500 richiesti dal Ministero della Salute e che i primi due mesi del 2017 registrano una flessione rispetto ai dati nazionali. Un'ospedale di cui è stata ribadita l'eccellenza e la sicurezza di tutti i reparti: l'obiettivo non è depotenziare l'ospedale di montagna, ma rilanciare con l'ampliamento delle attività di diabetologia e cardiologia, degli specialisti per neurologia, dei servizi proprio per chi partorisce a Piario.