Fate il vostro lavoro, accertate la responsabilità, verificate i fatti e se riterrete sia veramente lui, Bossetti, l'assassino della nostra Yara chiedete la condanna. E' stato questo il mandato della famiglia Gambirasio ai due legali Enrico Pelillo e Andrea Pezzotta che oggi si sono rivolti alla corte. Pezzotta ha ricordato che la colpevolezza di Massimo Bossetti si fonda su due pilastri impportanti. Il primo, granitico quello del dna, il secondo forse quello meno emerso nel corso del processo: la confessione extragiudiizale che emerge dalle intercettazioni ambientali in carcere fra l'imputato e la moglie Marita Comi. La donna più volte incalza il marito: non mi hai mai detto cosa hai fatto quella sera, non me lo hai detto. E lui come un mantra risponde non ricordo cosa ho fatto, non ricordo. Lei ancora gli chiede conto di quella sera gli rammenta di averne parlato più volte, anche con il fratello Agostino Comi (lui sì che ha detto cosa ha fatto quella sera)tu no. Eravamo arrabbiati quella sera, continua Marita, non ti ho chiesto nulla. Non mi hai mai detto cosa hai fatto. Tutti residenti o frequentatori di Brembate in quei giorni hanno fatto uno sfozro di memoria - dice Pezzotta- per cercare di ricordare qualcosa. Tutti tranne Bossetti, che fin da subito non ha dato rispota alla moglie. POI PEZZOTTA HA CERCATO DI RICOSTRUIRE LA DINAMICA DELL'ACCADUTO, SOTTOLINEANDO CHE VEROSIMILMENTE QUESTO DELITTO è DI NATURA SESSUALE. COSA è ACCADUTO NESSUNO PUO' SAPERLO, HA DETTO, NELLA SUA REQUISITORIA LA PM RUGGERI . Io vi dico - ha continuato il legale della famiglia- che qualcuno lo sa bene. Ed è qui in aula, è Massimo Bossetti. E al quel punto che Pezzotta si è rivolto proprio all'imputato. L'unico vero risarcimento per la famiglia Gambirasio sarebbe la sua confessione, sarebbe sapere come sono state le ultime ore di vita di Yara. Io vedo il suo toremento, ha ancora poco tempo per dicri la verità per liberare anche la sua coscienza. Questo è stato il momento di massima tensione di questa udienza. Bossetti non ha pesro il controllo, sul suo volto per la prima volta tutti hanno colto quel tormento. La richiesta di risarcimento 1milione e 400mila euro per Fulvio e Keba Gambirasio. 1milione 838mila per una madre che vorrebbe semplicemnte riavvolgere il nastro e risveglairsi da questo incubo con Yara accanto.
Fate il vostro lavoro, accertate la responsabilità, verificate i fatti e se riterrete sia veramente lui, Bossetti, l'assassino della nostra Yara chiedete la condanna. E' stato questo il mandato della famiglia Gambirasio ai due legali Enrico Pelillo e Andrea Pezzotta che oggi si sono rivolti alla corte. Pezzotta ha ricordato che la colpevolezza di Massimo Bossetti si fonda su due pilastri impportanti. Il primo, granitico quello del dna, il secondo forse quello meno emerso nel corso del processo: la confessione extragiudiizale che emerge dalle intercettazioni ambientali in carcere fra l'imputato e la moglie Marita Comi. La donna più volte incalza il marito: non mi hai mai detto cosa hai fatto quella sera, non me lo hai detto. E lui come un mantra risponde non ricordo cosa ho fatto, non ricordo. Lei ancora gli chiede conto di quella sera gli rammenta di averne parlato più volte, anche con il fratello Agostino Comi (lui sì che ha detto cosa ha fatto quella sera)tu no. Eravamo arrabbiati quella sera, continua Marita, non ti ho chiesto nulla. Non mi hai mai detto cosa hai fatto. Tutti residenti o frequentatori di Brembate in quei giorni hanno fatto uno sfozro di memoria - dice Pezzotta- per cercare di ricordare qualcosa. Tutti tranne Bossetti, che fin da subito non ha dato rispota alla moglie. POI PEZZOTTA HA CERCATO DI RICOSTRUIRE LA DINAMICA DELL'ACCADUTO, SOTTOLINEANDO CHE VEROSIMILMENTE QUESTO DELITTO è DI NATURA SESSUALE. COSA è ACCADUTO NESSUNO PUO' SAPERLO, HA DETTO, NELLA SUA REQUISITORIA LA PM RUGGERI . Io vi dico - ha continuato il legale della famiglia- che qualcuno lo sa bene. Ed è qui in aula, è Massimo Bossetti. E al quel punto che Pezzotta si è rivolto proprio all'imputato. L'unico vero risarcimento per la famiglia Gambirasio sarebbe la sua confessione, sarebbe sapere come sono state le ultime ore di vita di Yara. Io vedo il suo toremento, ha ancora poco tempo per dicri la verità per liberare anche la sua coscienza. Questo è stato il momento di massima tensione di questa udienza. Bossetti non ha pesro il controllo, sul suo volto per la prima volta tutti hanno colto quel tormento. La richiesta di risarcimento 1milione e 400mila euro per Fulvio e Keba Gambirasio. 1milione 838mila per una madre che vorrebbe semplicemnte riavvolgere il nastro e risveglairsi da questo incubo con Yara accanto.