Un abbraccio infinito, un saluto che si vorrebbe non terminasse mai. E' quello del popolo bergamasco nei confronti del 'suo' Papa Giovanni. Sin dalla cattedrale, dove le spoglie del Santo sono state salutate da un flusso ininterrotto di fedeli, tanto da allungare di qualche minuto l'attesa della folla pronta all'ospedale che porta il nome del pontefice di Sotto il Monte. Proprio lungo la Hospital Street si presentano alcuni dei momenti più toccanti della "Peregrinatio": ammalati accompagnati dai loro familiari, operatori sanitari, fedeli, cittadini che vogliono tributare un pensiero, rivolgere una preghiera al "Papa buono" lo hanno accolto con un applauso spontaneo, sulle note intonate dalla Corale Val di Scalve. Una fonte di ispirazione per chi opera nella struttura cittadina: «Ci ha insegnato la cura per l'altro», dichiara nel suo saluto il direttore Carlo Nicora. Un saluto condiviso con l'assessore regionale alle Infrastrutture, la bergamasca Claudia Maria Terzi. E il senso della presenza delle spoglie di papa Giovanni in ospedale è riassunto dal vescovo di Bergamo, monsignor Beschi: «Il primo pensiero quando abbiamo deciso di portare le spoglie di Papa Giovanni a Bergamo è stato per l'ospedale a lui dedicato, per i malati e i medici, per l'amore e la cura che qui si respira». Oltre duemila persone sono sfilate davanti alla teca, per poi lasciare che il Papa proseguisse il suo viaggio fino ad arrivare al santuario della Cornabusa, in Valle Imagna, da dove, dopo l'ennesimo bagno di folla, riparte per raggiungere il luogo delle sue origini: Sotto il Monte.
Un abbraccio infinito, un saluto che si vorrebbe non terminasse mai. E' quello del popolo bergamasco nei confronti del 'suo' Papa Giovanni. Sin dalla cattedrale, dove le spoglie del Santo sono state salutate da un flusso ininterrotto di fedeli, tanto da allungare di qualche minuto l'attesa della folla pronta all'ospedale che porta il nome del pontefice di Sotto il Monte. Proprio lungo la Hospital Street si presentano alcuni dei momenti più toccanti della "Peregrinatio": ammalati accompagnati dai loro familiari, operatori sanitari, fedeli, cittadini che vogliono tributare un pensiero, rivolgere una preghiera al "Papa buono" lo hanno accolto con un applauso spontaneo, sulle note intonate dalla Corale Val di Scalve. Una fonte di ispirazione per chi opera nella struttura cittadina: «Ci ha insegnato la cura per l'altro», dichiara nel suo saluto il direttore Carlo Nicora. Un saluto condiviso con l'assessore regionale alle Infrastrutture, la bergamasca Claudia Maria Terzi. E il senso della presenza delle spoglie di papa Giovanni in ospedale è riassunto dal vescovo di Bergamo, monsignor Beschi: «Il primo pensiero quando abbiamo deciso di portare le spoglie di Papa Giovanni a Bergamo è stato per l'ospedale a lui dedicato, per i malati e i medici, per l'amore e la cura che qui si respira». Oltre duemila persone sono sfilate davanti alla teca, per poi lasciare che il Papa proseguisse il suo viaggio fino ad arrivare al santuario della Cornabusa, in Valle Imagna, da dove, dopo l'ennesimo bagno di folla, riparte per raggiungere il luogo delle sue origini: Sotto il Monte.