Il referendum dirà molto anche sul Pd di casa nostra. Lo spartiacque di un partito che a detta degli adepti è diviso sulle fondamenta. Chi sostiene sia un partito "liquido" , capace di rispondere agli umori dell'elettorato, di raccogliere voti e consensi e chi ritiene debba ritrovare lo stato solido radicato nel territorio e quindi una maggiore credibilità anche a costo di perdere qualche voto. Calano gli iscritti,aumentano i voti. Uno strano quanto anomalo fenomeno che si registra anche a livello locale. Quattro parlamentari bergamaschi, Misiani, Sanga, Carnevali, Guerini. Un ministro della repubblica Martina che le chiacchiere di fine estate lo vedrebbero candidato alla guida del Pd nazionale, una sorta di medicina al virus Renzi. Ma il politico bergamasco non si sbilancia. Gli iscritti al Pd orobico sono numericamente vicini a quelli di Forza Italia, 2500, ma la tessera pare interessare il militante maturo, i giovani prediligono l'azione al pensiero ; 105 circoli, due neonati l'anno scorso. Una quarantina di sindaci pd, altrettanti vicino al centrosinistra. Fase delicata, quella che sta vivendo il Partito Democratico, diviso da correnti numericamente imprecisate che lo stesso Segretario Provinciale Gabrile Riva non riesce più a contare. Ma poi ribadisce nell'azione siamo uniti, un esempio a livello nazionale. E così al segretraio spetta il ruolo di mediatore, allenatore, sarto per evitare che le divisioni si trasformino in spaccature insanabili. Il congresso previsto per l'autunno 2017, ma il risultato del referendum potrebbe indurre ad una anticipazione. Intanto ci si prepara al rinnovo del consiglio provinciale che vedrà Matteo Rossi per ancora due anni alla presidenza. Obiettivo riconfermare i sette dei sedici consiglieri e magari conquistare un'ottava sedia in via Tasso.
Il referendum dirà molto anche sul Pd di casa nostra. Lo spartiacque di un partito che a detta degli adepti è diviso sulle fondamenta. Chi sostiene sia un partito "liquido" , capace di rispondere agli umori dell'elettorato, di raccogliere voti e consensi e chi ritiene debba ritrovare lo stato solido radicato nel territorio e quindi una maggiore credibilità anche a costo di perdere qualche voto. Calano gli iscritti,aumentano i voti. Uno strano quanto anomalo fenomeno che si registra anche a livello locale. Quattro parlamentari bergamaschi, Misiani, Sanga, Carnevali, Guerini. Un ministro della repubblica Martina che le chiacchiere di fine estate lo vedrebbero candidato alla guida del Pd nazionale, una sorta di medicina al virus Renzi. Ma il politico bergamasco non si sbilancia. Gli iscritti al Pd orobico sono numericamente vicini a quelli di Forza Italia, 2500, ma la tessera pare interessare il militante maturo, i giovani prediligono l'azione al pensiero ; 105 circoli, due neonati l'anno scorso. Una quarantina di sindaci pd, altrettanti vicino al centrosinistra. Fase delicata, quella che sta vivendo il Partito Democratico, diviso da correnti numericamente imprecisate che lo stesso Segretario Provinciale Gabrile Riva non riesce più a contare. Ma poi ribadisce nell'azione siamo uniti, un esempio a livello nazionale. E così al segretraio spetta il ruolo di mediatore, allenatore, sarto per evitare che le divisioni si trasformino in spaccature insanabili. Il congresso previsto per l'autunno 2017, ma il risultato del referendum potrebbe indurre ad una anticipazione. Intanto ci si prepara al rinnovo del consiglio provinciale che vedrà Matteo Rossi per ancora due anni alla presidenza. Obiettivo riconfermare i sette dei sedici consiglieri e magari conquistare un'ottava sedia in via Tasso.