La prima segnalazione al parco dei Colli era partita subito il 26 gennaio da parte di alcuni cittadini increduli ma lo scempio di alberi era già stato fatto. 22 piante di fusto medio che costituivano un filare lungo via Alcaini a San Colombano tagliate in una sola giornata. C'è da dire che il terreno in questione è una proprietà privata, in cui si sta realizzando un progetto agricolo denominato Tropico dei Colli che ha vinto un bando di concorso, ma le regole che hanno permesso al Parco di rimanere oasi naturalistica e gioiello unico all'interno di un agglomerato urbano come quello di Bergamo, sono chiare e stringenti: qualsiasi intervento deve essere concordato con i tecnici dell'ente Parco. In questo caso il permesso non c'era, come ci è stato confermato e il danno è fatto. Anche se con ritardo i tecnici del Parco dei Colli sono interveuti e hanno elevato una sanzione con l'obbligo di ripristinare la realtà preesistente, come ci ha confermato Oscar Locatelli. Il presidente, viste le limitate risorse del Parco, chiede aiuto alla Guardia Foretale per controllare il territorio.
La prima segnalazione al parco dei Colli era partita subito il 26 gennaio da parte di alcuni cittadini increduli ma lo scempio di alberi era già stato fatto. 22 piante di fusto medio che costituivano un filare lungo via Alcaini a San Colombano tagliate in una sola giornata. C'è da dire che il terreno in questione è una proprietà privata, in cui si sta realizzando un progetto agricolo denominato Tropico dei Colli che ha vinto un bando di concorso, ma le regole che hanno permesso al Parco di rimanere oasi naturalistica e gioiello unico all'interno di un agglomerato urbano come quello di Bergamo, sono chiare e stringenti: qualsiasi intervento deve essere concordato con i tecnici dell'ente Parco. In questo caso il permesso non c'era, come ci è stato confermato e il danno è fatto. Anche se con ritardo i tecnici del Parco dei Colli sono interveuti e hanno elevato una sanzione con l'obbligo di ripristinare la realtà preesistente, come ci ha confermato Oscar Locatelli. Il presidente, viste le limitate risorse del Parco, chiede aiuto alla Guardia Foretale per controllare il territorio.