Tutto parte dal ricorso di un utente del parcheggio dell'ospedale di Bergamo: due anni fa aveva lasciato l'auto per 29 minuti, ma era stato costretto a pagare la tariffa per un'ora intera. Il giudice di pace ha accolto la sua domanda, e ha deciso che il gestore, la società BHP, gli deve rimborsare l'importo addebitato impropriamente, cioè 65 centesimi. Plaudono alla sentenza sia Federconsumatori, che aveva seguito l'utente, sia le migliaia di cittadini che usufruiscono del parcheggio del "Papa Giovanni", costretti a sborsare importi da sempre ritenuti eccessivi. La decisione del giudice di pace arriva poi alla vigilia di un incontro tra la Provincia, che diede in concessione il parcheggio alla società BHP, e la società stessa. Il presidente dell'amministrazione provinciale Matteo Rossi si è detto pronto a considerare la richiesta avanzata nei mesi scorsi dal gestore di rinnovare la concessione, a patto che BHP riveda la sua politica tariffaria. Dal canto suo, la società si è detta disponibile al confronto a prescindere, però, dalla sentenza del giudice di pace, che considera "un caso singolo e da valutare".
Tutto parte dal ricorso di un utente del parcheggio dell'ospedale di Bergamo: due anni fa aveva lasciato l'auto per 29 minuti, ma era stato costretto a pagare la tariffa per un'ora intera. Il giudice di pace ha accolto la sua domanda, e ha deciso che il gestore, la società BHP, gli deve rimborsare l'importo addebitato impropriamente, cioè 65 centesimi. Plaudono alla sentenza sia Federconsumatori, che aveva seguito l'utente, sia le migliaia di cittadini che usufruiscono del parcheggio del "Papa Giovanni", costretti a sborsare importi da sempre ritenuti eccessivi. La decisione del giudice di pace arriva poi alla vigilia di un incontro tra la Provincia, che diede in concessione il parcheggio alla società BHP, e la società stessa. Il presidente dell'amministrazione provinciale Matteo Rossi si è detto pronto a considerare la richiesta avanzata nei mesi scorsi dal gestore di rinnovare la concessione, a patto che BHP riveda la sua politica tariffaria. Dal canto suo, la società si è detta disponibile al confronto a prescindere, però, dalla sentenza del giudice di pace, che considera "un caso singolo e da valutare".