La richiesta è rimandare la delibera con cui si sancisce la chiusura del punto nascita dell'ospedale Locatelli di Piario per avere il tempo di scendere a Roma ed incontrare i rappresentanti del Ministero della Salute, visto che il Governo è l'unico ente titolato a concedere una deroga. E' questo quello che hanno chiesto i sindaci dell'Alta Valle Seriana che sono stati al Pirellone per incontrare l'assessore al Welfare Giulio Gallera, che ha promesso di portare il tema sul tavolo della giunta regionale giovedì prossimo 28 giugno. All'incontro si sono presentati i primi cittadini di Cerete, Clusone, Fino del Monte, Gandellino, Gromo, Parre, Piario, Premolo, Rovetta, Songavazzo e Villa d'Ogna, il vicesindaco di Colere, i presidenti della Comunità Montana Danilo Cominelli e della Comunità dei Laghi Bergamaschi Alessandro Bigoni, accompagnati dai consiglieri regionali Paolo Franco, Jacopo Scandella e Dario Violi. Il tema è noto: l'ospedale di Piario non raggiunge la soglia prevista dei 500 parti l'anno, ma il punto nascita è importantissimo per i comuni di montagna.
La richiesta è rimandare la delibera con cui si sancisce la chiusura del punto nascita dell'ospedale Locatelli di Piario per avere il tempo di scendere a Roma ed incontrare i rappresentanti del Ministero della Salute, visto che il Governo è l'unico ente titolato a concedere una deroga. E' questo quello che hanno chiesto i sindaci dell'Alta Valle Seriana che sono stati al Pirellone per incontrare l'assessore al Welfare Giulio Gallera, che ha promesso di portare il tema sul tavolo della giunta regionale giovedì prossimo 28 giugno. All'incontro si sono presentati i primi cittadini di Cerete, Clusone, Fino del Monte, Gandellino, Gromo, Parre, Piario, Premolo, Rovetta, Songavazzo e Villa d'Ogna, il vicesindaco di Colere, i presidenti della Comunità Montana Danilo Cominelli e della Comunità dei Laghi Bergamaschi Alessandro Bigoni, accompagnati dai consiglieri regionali Paolo Franco, Jacopo Scandella e Dario Violi. Il tema è noto: l'ospedale di Piario non raggiunge la soglia prevista dei 500 parti l'anno, ma il punto nascita è importantissimo per i comuni di montagna.