Sono tornati in classe e hanno iniziato a seguire le lezioni. Il provveditorore Cubelli aveva preso da subito a cuore il futuro e l'istruzione dei quasi 100 studenti ucraini ospitati a Rota Imagna. Bimbi che arrivano da un orfanatrofio vicino a Mariupol che ormai non esiste neanche più.Non solo ospitalità avevamo raccontato qualche settimana fa per questa grande famiglia che il tribunale per i Minori ha deciso di laciare unita.Tornare a scuola era come recuperare un pizzico di normalità.Ed ora eccoli, in aula. Gli insegnanti italiani non ci sono ancora, si attendono risposte dal Ministero. Intanto sono dei volontari a garantire un inizio di alfabetizzazione, ad insegnare le prime parole di italiano.La mattinata per i ragazzi delle Medie e quelli più grandi si conclude poi con lezioni a distanza, collegati con il Ministero dell'istruzione ucraino che ha istituito il servizio per tutti i profughi che si collegano da ogni parte d'Europa.Per questi giovani, da un mese ospitati nell'hotel Poste, ritrovarsi sui banche rappresenta una gioia. Rappresenta l'occasione per integrarsi con i coetanei. Nell'intervallo delle lezioni iprimi approcci con i nostri ragazzi che si propongono e li accolgono, intanto in inglese. Poche parole, ma sufficienti per creare un clima di accoglienza completa.Simona Befani
Sono tornati in classe e hanno iniziato a seguire le lezioni. Il provveditorore Cubelli aveva preso da subito a cuore il futuro e l'istruzione dei quasi 100 studenti ucraini ospitati a Rota Imagna. Bimbi che arrivano da un orfanatrofio vicino a Mariupol che ormai non esiste neanche più.Non solo ospitalità avevamo raccontato qualche settimana fa per questa grande famiglia che il tribunale per i Minori ha deciso di laciare unita.Tornare a scuola era come recuperare un pizzico di normalità.Ed ora eccoli, in aula. Gli insegnanti italiani non ci sono ancora, si attendono risposte dal Ministero. Intanto sono dei volontari a garantire un inizio di alfabetizzazione, ad insegnare le prime parole di italiano.La mattinata per i ragazzi delle Medie e quelli più grandi si conclude poi con lezioni a distanza, collegati con il Ministero dell'istruzione ucraino che ha istituito il servizio per tutti i profughi che si collegano da ogni parte d'Europa.Per questi giovani, da un mese ospitati nell'hotel Poste, ritrovarsi sui banche rappresenta una gioia. Rappresenta l'occasione per integrarsi con i coetanei. Nell'intervallo delle lezioni iprimi approcci con i nostri ragazzi che si propongono e li accolgono, intanto in inglese. Poche parole, ma sufficienti per creare un clima di accoglienza completa.Simona Befani