Si allarga il raggio d'azione degli inquirenti. L'omicidio di colognola resta avvolto per ora nel mistero più totale, tanto che che indaga inizia ad esplorare nuove vie, nuove ipotesi finora rimaste in secondo piano. Ecco quindi che dopo aver prelevato il dna ai residenti del palazzo di via Keplero dove è stata assasinata Daniela Roveri, ora allargano il cerchio e stanno chiedendo la collaborazione anche dei vicini, dei residenti dei condomini e delle vie vicine. Prelievi sempre volontari, ai quali per ora nessuno si è sottratto. In attesa di avere l'esito del dna del capello ritrovato nelle mani della vittima, si allarga la danca dati con cui andare a confrontare il risultato. Ma se il prelievo ai condòmini di via keplero aveva soprattutto lo scopo di escludere contaminazioni casuali della scena del delitto, le nuove richieste non possono avere lo stesso significato. Gli inquirenti stanno così sondando anche la pista della lite fra vicini. Per ora non sono emersi screzi con alcuno. Apparentemente nessun motivo di discussione che possa essere degenerato a tal punto. Tuttavia non si vuole escludere alcuna pista, soprattutto in mancanza di indizi più forti. Intanto è emerso che Daniela aveva un taglio al dito indice della mano destra. Una ferita che potrebbe essersi procurata nel tentativo di allontanare il coltello dalla gola al momento dell'aggressione. Ipotesi che andrebbe a confermare il fatto che la 48enne ha provato a reagire all'attacco del suo assassino, che però non le ha dato scampo.
Si allarga il raggio d'azione degli inquirenti. L'omicidio di colognola resta avvolto per ora nel mistero più totale, tanto che che indaga inizia ad esplorare nuove vie, nuove ipotesi finora rimaste in secondo piano. Ecco quindi che dopo aver prelevato il dna ai residenti del palazzo di via Keplero dove è stata assasinata Daniela Roveri, ora allargano il cerchio e stanno chiedendo la collaborazione anche dei vicini, dei residenti dei condomini e delle vie vicine. Prelievi sempre volontari, ai quali per ora nessuno si è sottratto. In attesa di avere l'esito del dna del capello ritrovato nelle mani della vittima, si allarga la danca dati con cui andare a confrontare il risultato. Ma se il prelievo ai condòmini di via keplero aveva soprattutto lo scopo di escludere contaminazioni casuali della scena del delitto, le nuove richieste non possono avere lo stesso significato. Gli inquirenti stanno così sondando anche la pista della lite fra vicini. Per ora non sono emersi screzi con alcuno. Apparentemente nessun motivo di discussione che possa essere degenerato a tal punto. Tuttavia non si vuole escludere alcuna pista, soprattutto in mancanza di indizi più forti. Intanto è emerso che Daniela aveva un taglio al dito indice della mano destra. Una ferita che potrebbe essersi procurata nel tentativo di allontanare il coltello dalla gola al momento dell'aggressione. Ipotesi che andrebbe a confermare il fatto che la 48enne ha provato a reagire all'attacco del suo assassino, che però non le ha dato scampo.