Sandra Fratus resta in carcere.
Lo stabilito il gip dopo l'udienza di convalida in carcere durante la quale l'imputata 51enne ha raccontato la sua versione dei fatti.
Venerdì notte ha ucciso il compagno Ernest Emperor Mohamed con una coltellata in pieno petto al culmine di una lite mentre erano in cucina a cenare.
La donna continua a sostenere di avere agito per difesa. Racconta di aver ricevuto uno schiaffo in faccia tanto che le sarebbero caduti gli occhiali. A quel punto - racconta - avrebbe preso dalla tavola il coltello per affondarlo nel petto dell'uomo.
Venerdì sera Sandra Fratus aveva fatto uso di sostanze stupefacenti. Il pm ha disposto l'esame tossicologico per stabilire quale e quanta droga avesse assunto. Con ogni probabilità anche Ernest Emeperor Mohamed era nella stessa condizione. Sarà l'autopsia a stabilirlo, esame che al momento non è ancora stato eseguito perchè gli inquirenti stanno cercando di rintracciare i familiari della vittima.
Omicidio volontario aggravato dalla convivenza è l'accusa formulata dal pm Emma Vittorio che non ha contestato i futili motivi in considerazione del fatto che ritiene che i maltrattamenti subiti in passato possano aver inciso sul suo comportamento.
L'avvocato chiederà per l'imputata una misura alternativa al carcere.
Il servizio di Simona Befani
Sandra Fratus resta in carcere.
Lo stabilito il gip dopo l'udienza di convalida in carcere durante la quale l'imputata 51enne ha raccontato la sua versione dei fatti.
Venerdì notte ha ucciso il compagno Ernest Emperor Mohamed con una coltellata in pieno petto al culmine di una lite mentre erano in cucina a cenare.
La donna continua a sostenere di avere agito per difesa. Racconta di aver ricevuto uno schiaffo in faccia tanto che le sarebbero caduti gli occhiali. A quel punto - racconta - avrebbe preso dalla tavola il coltello per affondarlo nel petto dell'uomo.
Venerdì sera Sandra Fratus aveva fatto uso di sostanze stupefacenti. Il pm ha disposto l'esame tossicologico per stabilire quale e quanta droga avesse assunto. Con ogni probabilità anche Ernest Emeperor Mohamed era nella stessa condizione. Sarà l'autopsia a stabilirlo, esame che al momento non è ancora stato eseguito perchè gli inquirenti stanno cercando di rintracciare i familiari della vittima.
Omicidio volontario aggravato dalla convivenza è l'accusa formulata dal pm Emma Vittorio che non ha contestato i futili motivi in considerazione del fatto che ritiene che i maltrattamenti subiti in passato possano aver inciso sul suo comportamento.
L'avvocato chiederà per l'imputata una misura alternativa al carcere.
Il servizio di Simona Befani