Un raputs dopo anni di liti quotidiane e rapporti tesissimi. Franco Colleoni è stato brutalmente ammazzato dal figlio minore, Francesco di 34 anni, nel cortile del ristorante Il Carroccio che gestivano da anni insieme. Pur non scartando nessuna ipotesi, i Carabinieri della Compagnia di Treviglio e del Nucelo Investigativo di Bergamo coordinati dal pm Fabrizio Gaverini da subito non avevano creduto alla versione iniziale dell'uomo. Erano emerse troppe contraddizioni. Era stata la ex moglie di Franco Colleoni a chiedere al figlio Francesco di scendere con lei a vedere cosa fosse successo perchè i vicini di casa le avevvo riferito di aver sentito gridare "Aiuto" in modo disperato. Il giovane l'aveva accopagnata, ma le aveva fatto fare un giro lungo, non era il percorso logico da fare. Il ragazzo voleva forse evitare alla madre di imbattersi in quello scenario pietoso in qui riversava l'ex marito. Il giovane aveva poi delle piccole ferite sulle mani e gli avambracci. Graffi ed escoriazioni che diceva di essersi fatto in modo casuale, ma per gli inquirentii invece ferite lievi ma recentissime. E poi l'appartamento messo in disordine, ma in modo non credibile. Quasi studiato e frettoloso. Nella notte in caserma, il lungo interrogatorio con gli uomini del Nucelo investigativo comandato dal colonnello Alessandro Fasolino, ad incalzare il ragazzo, che alla fine è crollato ed ha confessato. Ieri mattina i due si sono visti nelle cucine del locale per questioni di ordinaria amministrazione. Non una vera causa scatenante, ma l'ennesimo litigio. Franco Colleoni, padre molto autoritario, aveva un rapporto conflittuale con i due figli. Federico aveva interrotto i rapporti col padre, Francesco ci lavorara invece a fianco ogni giorno. Ma con rapporti tesissimi. La lite, banale, il litigio e poi il raptus di Francesco che ha preso il padre, lo ha buttato a terra sul vialetto e gli ha sbattuto la testa ripetutamente contro un grosso sasso fino ad ammazzarlo. Fra il momento in cui è avvenuto il delitto e quello in cui lo stesso Francesco Colleoni ha dato l'allarme sarebbero trascorse circa due ore, durante le quali non ha saputo dire che cosa abbia fatto. Il giovane dopo la confessione è stato arrestato. Simona Befani
Un raputs dopo anni di liti quotidiane e rapporti tesissimi. Franco Colleoni è stato brutalmente ammazzato dal figlio minore, Francesco di 34 anni, nel cortile del ristorante Il Carroccio che gestivano da anni insieme. Pur non scartando nessuna ipotesi, i Carabinieri della Compagnia di Treviglio e del Nucelo Investigativo di Bergamo coordinati dal pm Fabrizio Gaverini da subito non avevano creduto alla versione iniziale dell'uomo. Erano emerse troppe contraddizioni. Era stata la ex moglie di Franco Colleoni a chiedere al figlio Francesco di scendere con lei a vedere cosa fosse successo perchè i vicini di casa le avevvo riferito di aver sentito gridare "Aiuto" in modo disperato. Il giovane l'aveva accopagnata, ma le aveva fatto fare un giro lungo, non era il percorso logico da fare. Il ragazzo voleva forse evitare alla madre di imbattersi in quello scenario pietoso in qui riversava l'ex marito. Il giovane aveva poi delle piccole ferite sulle mani e gli avambracci. Graffi ed escoriazioni che diceva di essersi fatto in modo casuale, ma per gli inquirentii invece ferite lievi ma recentissime. E poi l'appartamento messo in disordine, ma in modo non credibile. Quasi studiato e frettoloso. Nella notte in caserma, il lungo interrogatorio con gli uomini del Nucelo investigativo comandato dal colonnello Alessandro Fasolino, ad incalzare il ragazzo, che alla fine è crollato ed ha confessato. Ieri mattina i due si sono visti nelle cucine del locale per questioni di ordinaria amministrazione. Non una vera causa scatenante, ma l'ennesimo litigio. Franco Colleoni, padre molto autoritario, aveva un rapporto conflittuale con i due figli. Federico aveva interrotto i rapporti col padre, Francesco ci lavorara invece a fianco ogni giorno. Ma con rapporti tesissimi. La lite, banale, il litigio e poi il raptus di Francesco che ha preso il padre, lo ha buttato a terra sul vialetto e gli ha sbattuto la testa ripetutamente contro un grosso sasso fino ad ammazzarlo. Fra il momento in cui è avvenuto il delitto e quello in cui lo stesso Francesco Colleoni ha dato l'allarme sarebbero trascorse circa due ore, durante le quali non ha saputo dire che cosa abbia fatto. Il giovane dopo la confessione è stato arrestato. Simona Befani