-Si tratta di un uomo di 25 anni, Bilohan Vasyl, pregiudicato, originario dell'Ucraina, già ricercato dall'Interpol per l'omicidio di Vasyl Nykolyuk, ucciso lo scorso ottobre ad Albino. E' stato fermato nella regione di Pskov, in Russia. Lo fa sapere il ministero dell'Interno russo e lo riporta la Tass. Il cadavere carbonizzato di Vasyl Nykolyuk, anche lui ucraino, venne ritrovato nella sua auto, data alle fiamme il 12 ottobre 2015. Le indagini si indirizzarono verso due connazionali di Nykolyuk, ma i due si resero irreperibili. Ora l'arresto di uno dei due ricercati. Vasyl Nykolyuk, trentaduenne, era stato ucciso e il suo corbo fu rinvenuto carbonizzato all'interno della sua auto data alle fiamme. Il macabro ritrovamento in via Santissima Trinità, ad Albino. L'uomo, che lavorava come muratore, abitava a Bergamo con la moglie e un figlio di 2 anni. Le indagini si erano da subito indirizzate verso i Paesi dell'Est europeo e sui due connazionali. Dalla Russia, ora, la notizia dell'arresto. I carabinieri hanno potuto appurare che l'omicidio è scaturito da una lite per futili motivi, presumibilmente riconducibili a un debito di gioco. Già noto alle forze di polizia per altri episodi di violenza nei confronti di connazionali, si trova in un carcere russo in attesa di estradizione.
-Si tratta di un uomo di 25 anni, Bilohan Vasyl, pregiudicato, originario dell'Ucraina, già ricercato dall'Interpol per l'omicidio di Vasyl Nykolyuk, ucciso lo scorso ottobre ad Albino. E' stato fermato nella regione di Pskov, in Russia. Lo fa sapere il ministero dell'Interno russo e lo riporta la Tass. Il cadavere carbonizzato di Vasyl Nykolyuk, anche lui ucraino, venne ritrovato nella sua auto, data alle fiamme il 12 ottobre 2015. Le indagini si indirizzarono verso due connazionali di Nykolyuk, ma i due si resero irreperibili. Ora l'arresto di uno dei due ricercati. Vasyl Nykolyuk, trentaduenne, era stato ucciso e il suo corbo fu rinvenuto carbonizzato all'interno della sua auto data alle fiamme. Il macabro ritrovamento in via Santissima Trinità, ad Albino. L'uomo, che lavorava come muratore, abitava a Bergamo con la moglie e un figlio di 2 anni. Le indagini si erano da subito indirizzate verso i Paesi dell'Est europeo e sui due connazionali. Dalla Russia, ora, la notizia dell'arresto. I carabinieri hanno potuto appurare che l'omicidio è scaturito da una lite per futili motivi, presumibilmente riconducibili a un debito di gioco. Già noto alle forze di polizia per altri episodi di violenza nei confronti di connazionali, si trova in un carcere russo in attesa di estradizione.