Solo croce e niente delizia per i molti consumatori raggiunti telefonicamente da vari operatori con proposte di nuovi contratti e di offerte in molti casi solo apparentemente vantaggiose. Tutti, almeno una volta, abbiamo vissuto questo tipo di esperienza, in molti casi con fastidio, ritrovandoci addirittura con qualche guaio da risolvere. La conferma che ci troviamo davanti a un problema arriva da Adiconsum: il 65% dei contenziosi aperti nel 2016 dall'associazione per la difesa dei consumatori riguarda proprio questo settore. A spingere i consumatori verso la strada della contestazione sono in particolare addebiti non dovuti per servizi non richiesti, costi non dichiarati, difficoltà nella gestione del cambio di un operatore, che si tratti di fornitura di energia elettrica, gas o telefonia. Qualche strumento a disposizione dei consumatori per sopravvivere a questa giungla esiste. Innanzitutto, per limitare la fastidiosa sequenza di chiamate a tutte le ore, è opportuno prestare attenzione a non sottoscrivere il consenso a ricevere informazioni commerciali nel momento in cui si stipula un contratto o si richiede un finanziamento. Per chi ancora ha una linea telefonica fissa è utile iscriversi al Registro Pubblico delle Opposizioni. Nel momento in cui si viene raggiunti da un operatore, è opportuno evitare di rispondere 'sì': spesso la telefonata viene registrata, e la risposta che diamo quando alziamo la cornetta viene utilizzata come consenso all'offerta commerciale. Evitare, infine, l'assenso telefonico: è importante richiedere l'invio a domicilio di una copia della proposta e del contratto. Occorre poi ricordare che, in caso di ripensamento, esiste il diritto di recesso che vale 14 giorni.
Solo croce e niente delizia per i molti consumatori raggiunti telefonicamente da vari operatori con proposte di nuovi contratti e di offerte in molti casi solo apparentemente vantaggiose. Tutti, almeno una volta, abbiamo vissuto questo tipo di esperienza, in molti casi con fastidio, ritrovandoci addirittura con qualche guaio da risolvere. La conferma che ci troviamo davanti a un problema arriva da Adiconsum: il 65% dei contenziosi aperti nel 2016 dall'associazione per la difesa dei consumatori riguarda proprio questo settore. A spingere i consumatori verso la strada della contestazione sono in particolare addebiti non dovuti per servizi non richiesti, costi non dichiarati, difficoltà nella gestione del cambio di un operatore, che si tratti di fornitura di energia elettrica, gas o telefonia. Qualche strumento a disposizione dei consumatori per sopravvivere a questa giungla esiste. Innanzitutto, per limitare la fastidiosa sequenza di chiamate a tutte le ore, è opportuno prestare attenzione a non sottoscrivere il consenso a ricevere informazioni commerciali nel momento in cui si stipula un contratto o si richiede un finanziamento. Per chi ancora ha una linea telefonica fissa è utile iscriversi al Registro Pubblico delle Opposizioni. Nel momento in cui si viene raggiunti da un operatore, è opportuno evitare di rispondere 'sì': spesso la telefonata viene registrata, e la risposta che diamo quando alziamo la cornetta viene utilizzata come consenso all'offerta commerciale. Evitare, infine, l'assenso telefonico: è importante richiedere l'invio a domicilio di una copia della proposta e del contratto. Occorre poi ricordare che, in caso di ripensamento, esiste il diritto di recesso che vale 14 giorni.