Lavori in corso sulla cima del Monte Misma, a 1164 metri di quota. Sopra l'Oasi WWF di Valpredina, vero paradiso per la tutela della biodiversità, la storica realtà bergamasca con il contributo della Regione Lombardia sta realizzando stagni che consentiranno la salvaguardia e la riproduzione di anfibi, pipistrelli e libellule, tutte specie di interesse prioritario per le Direttive comunitarie. I cambiamenti climatici, a causa dei quali a forti piogge fanno seguito lunghi periodi di siccità, uniti alla presenza invasiva dei cinghiali hanno fatto sì che siano progressivamente venute meno le pozze d'acqua un tempo presenti sui declivi delle nostre colline, che consentivano la riproduzione di specie ormai divenute rarissime di anfibi. La scarsità d'acqua non favorisce nemmeno la presenza, preziosa per l'ecosistema, di pipistrelli: uno studio del 2011 aveva individuato nella zona del Misma un habitat ideale per questo tipo di mammiferi, ma la progressiva scomparsa di questi piccoli invasi impedisce loro di abbeverarsi e di nutrirsi degli insetti che normalmente nell'acqua vivono. L'Oasi di Valpredina sta quindi realizzando tre stagni recintati, protetti anche dalla scomoda presenza dei cinghiali, che rendano l'area accogliente per questi preziosi ospiti. Nell'intervento sulla cima del Misma è prevista anche la realizzazione di un abbeveratoio per consentire il pascolo di greggi per il mantenimento dell'area, ricca di flora spontanea.
Lavori in corso sulla cima del Monte Misma, a 1164 metri di quota. Sopra l'Oasi WWF di Valpredina, vero paradiso per la tutela della biodiversità, la storica realtà bergamasca con il contributo della Regione Lombardia sta realizzando stagni che consentiranno la salvaguardia e la riproduzione di anfibi, pipistrelli e libellule, tutte specie di interesse prioritario per le Direttive comunitarie. I cambiamenti climatici, a causa dei quali a forti piogge fanno seguito lunghi periodi di siccità, uniti alla presenza invasiva dei cinghiali hanno fatto sì che siano progressivamente venute meno le pozze d'acqua un tempo presenti sui declivi delle nostre colline, che consentivano la riproduzione di specie ormai divenute rarissime di anfibi. La scarsità d'acqua non favorisce nemmeno la presenza, preziosa per l'ecosistema, di pipistrelli: uno studio del 2011 aveva individuato nella zona del Misma un habitat ideale per questo tipo di mammiferi, ma la progressiva scomparsa di questi piccoli invasi impedisce loro di abbeverarsi e di nutrirsi degli insetti che normalmente nell'acqua vivono. L'Oasi di Valpredina sta quindi realizzando tre stagni recintati, protetti anche dalla scomoda presenza dei cinghiali, che rendano l'area accogliente per questi preziosi ospiti. Nell'intervento sulla cima del Misma è prevista anche la realizzazione di un abbeveratoio per consentire il pascolo di greggi per il mantenimento dell'area, ricca di flora spontanea.