L'idea ora prende forma e da qui al 2019 sarà una realtà. E' stata posata simbolicamente la prima pietra del nuovo edificio che da primavera 2019 diventerà la nuova casa di Confindustria Bergamo all'interno del Kilometro Rosso. Una struttura che dovrà essere il simbolo della vocazione al futuro e all'innovazione dell'associazione. La colata di cemento per la prima pietra con il presidente Scaglia e il past president Galizzi alle prese con malta e secchiello. A dare l'idea che i lavori sono iniziati, per ora vi è solo lo scavo alle spalle del 'muro rosso'. Ma presto vedremo sorgere questo imponente ed elegante edificio da 30mila metri cubi: quattro piani, una superficie operativa di 6.500 metri quadrati, 3.500 metri quadrati di parcheggi per un costo complessivo che si aggira intorno ai 22 milioni di euro. Un progetto frutto della continuità. Nato sotto la presidenza di Alberto Barcella, è stato portato avanti durante quella di Carlo Mazzoleni e ha trovato la spinta decisiva con Ercole Galizzi. Il progetto è caratterizzato da linee essenziali e da una elevata flessibilità degli spazi interni. Prevista la realizzazione di un'area uffici estremamente flessibile e modulabile, sia nell'architettura sia nell'impiantistica. Simona Befani
L'idea ora prende forma e da qui al 2019 sarà una realtà. E' stata posata simbolicamente la prima pietra del nuovo edificio che da primavera 2019 diventerà la nuova casa di Confindustria Bergamo all'interno del Kilometro Rosso. Una struttura che dovrà essere il simbolo della vocazione al futuro e all'innovazione dell'associazione. La colata di cemento per la prima pietra con il presidente Scaglia e il past president Galizzi alle prese con malta e secchiello. A dare l'idea che i lavori sono iniziati, per ora vi è solo lo scavo alle spalle del 'muro rosso'. Ma presto vedremo sorgere questo imponente ed elegante edificio da 30mila metri cubi: quattro piani, una superficie operativa di 6.500 metri quadrati, 3.500 metri quadrati di parcheggi per un costo complessivo che si aggira intorno ai 22 milioni di euro. Un progetto frutto della continuità. Nato sotto la presidenza di Alberto Barcella, è stato portato avanti durante quella di Carlo Mazzoleni e ha trovato la spinta decisiva con Ercole Galizzi. Il progetto è caratterizzato da linee essenziali e da una elevata flessibilità degli spazi interni. Prevista la realizzazione di un'area uffici estremamente flessibile e modulabile, sia nell'architettura sia nell'impiantistica. Simona Befani