E' un macigno di circa 500 metri cubi sul Coregn del Presì, a quasi 1500 metri di altezza, vicino a dove è collocata la statua di una Madonnina. Un masso che si sta separando dal resto della roccia e rischia di precipitare sulla frazione Novazza di Valgoglio, sulla strada che porta alla miniera di uranio e alla frazione Bani di Ardesio. Per l'intervento di messa in sicurezza il Ministero dell’Ambiente ha stanziato subito 130 mila euro a fondo perduto per la demolizione con microcariche di esplosivo. Nel frattempo il masso sarà tenuto sotto controllo via radio con dei sensori speciali.
E' un macigno di circa 500 metri cubi sul Coregn del Presì, a quasi 1500 metri di altezza, vicino a dove è collocata la statua di una Madonnina. Un masso che si sta separando dal resto della roccia e rischia di precipitare sulla frazione Novazza di Valgoglio, sulla strada che porta alla miniera di uranio e alla frazione Bani di Ardesio. Per l'intervento di messa in sicurezza il Ministero dell’Ambiente ha stanziato subito 130 mila euro a fondo perduto per la demolizione con microcariche di esplosivo. Nel frattempo il masso sarà tenuto sotto controllo via radio con dei sensori speciali.