La Fit, Federazione Italiana Tabaccai, Lottomatica e Lotteria Italia hanno fatto ricorso al Tar contro l'ordinanza del Comune di Bergamo entrata in vigore lo scorso 1° luglio, che limita in alcune fasce orarie il gioco d'azzardo lecito. A questi ricorsi si sono uniti quelli di due sale slot: la Bpr di via Corridoni e la Betting Vip di via Carducci. Già nelle scorse settimane la Fit aveva denunciato che secondo un primo bilancio delle conseguenze dell'ordinanza, si sarebbe registrato un calo degli introiti degli esercizi pari, in alcuni casi, al 50%, sottolineando inoltre che in realtà chi era dedito al gioco avrebbe continuato ad alimentare la propria dipendenza semplicemente cambiando gli orari, o spostandosi in Comuni limitrofi al capoluogo dove non esistono restrizioni paragonabili a quelle decise da Bergamo. Resta ferma la posizione di Palafrizzoni
La Fit, Federazione Italiana Tabaccai, Lottomatica e Lotteria Italia hanno fatto ricorso al Tar contro l'ordinanza del Comune di Bergamo entrata in vigore lo scorso 1° luglio, che limita in alcune fasce orarie il gioco d'azzardo lecito. A questi ricorsi si sono uniti quelli di due sale slot: la Bpr di via Corridoni e la Betting Vip di via Carducci. Già nelle scorse settimane la Fit aveva denunciato che secondo un primo bilancio delle conseguenze dell'ordinanza, si sarebbe registrato un calo degli introiti degli esercizi pari, in alcuni casi, al 50%, sottolineando inoltre che in realtà chi era dedito al gioco avrebbe continuato ad alimentare la propria dipendenza semplicemente cambiando gli orari, o spostandosi in Comuni limitrofi al capoluogo dove non esistono restrizioni paragonabili a quelle decise da Bergamo. Resta ferma la posizione di Palafrizzoni