In carcere dall'alba di ieri dopo 14 giorni di latitanza, fermato per la sparatoria dell'8 agosto scorso a Trescore Balneario, Giorgio Nicolini, rom di 52 anni di San Paolo d'Argon, oggi si è visto revocare in carcere dai carabinieri l'affidamento ai Servizi sociali, che era in vigore dal dicembre del 2015. Nicolini si trova infatti ora in carcere a Bergamo, come disposto dall'ufficio di sorveglianza di Brescia, in ragione del suo coinvolgimento nella sparatoria di Trescore e per la quale è accusato di concorso in tentato omicidio e detenzione e porto in luogo pubblico di armi da fuoco. Nei giorni successivi alla sparatoria la Corte d'Appello di Brescia gli aveva revocato la Sorveglianza speciale, perché ritenuto soggetto "non pericoloso": decisione contestuale ma indipendente dalla sparatoria, per la quale invece Nicolini è finito in carcere dopo la latitanza. A seguito del provvedimento di fermo emesso dalla Sorveglianza di Brescia (per la sparatoria) ora gli è stato revocato appunto l'affidamento ai Servizi sociali (disposto a seguito di una condanna per estorsione).
In carcere dall'alba di ieri dopo 14 giorni di latitanza, fermato per la sparatoria dell'8 agosto scorso a Trescore Balneario, Giorgio Nicolini, rom di 52 anni di San Paolo d'Argon, oggi si è visto revocare in carcere dai carabinieri l'affidamento ai Servizi sociali, che era in vigore dal dicembre del 2015. Nicolini si trova infatti ora in carcere a Bergamo, come disposto dall'ufficio di sorveglianza di Brescia, in ragione del suo coinvolgimento nella sparatoria di Trescore e per la quale è accusato di concorso in tentato omicidio e detenzione e porto in luogo pubblico di armi da fuoco. Nei giorni successivi alla sparatoria la Corte d'Appello di Brescia gli aveva revocato la Sorveglianza speciale, perché ritenuto soggetto "non pericoloso": decisione contestuale ma indipendente dalla sparatoria, per la quale invece Nicolini è finito in carcere dopo la latitanza. A seguito del provvedimento di fermo emesso dalla Sorveglianza di Brescia (per la sparatoria) ora gli è stato revocato appunto l'affidamento ai Servizi sociali (disposto a seguito di una condanna per estorsione).