Chissà cosa direbbe di questi nostri tempi Fabrizio De Andrè. Lui che sapeva in pochi versi racchiudere il senso di una poesia, lui che diceva "Le canzoni servono a formare una coscienza", tra gli ultimi grandi artisti a essere consapevole della responsabilità sociale di chi fa arte: quello che lui ha scritto e raccontato fino a 20 anni fa, quando ci ha lasciato, è effettivamente entrato a far parte della nostra coscienza. Sono in tanti, oggi, a ricordare quello che sembra riduttivo definire cantautore (ma era lui stesso a farsi chiamare così). Anche Bergamo si mobilita: ieri si è aperta un mini-festival, "Fabergamo", organizzato dall'associazione Chitina Artistica e da Macondo Caffè Letterario. La musica e le parole di Faber, che fanno scoprire inaspettati legami tra Bergamo e la sua Genova.
Chissà cosa direbbe di questi nostri tempi Fabrizio De Andrè. Lui che sapeva in pochi versi racchiudere il senso di una poesia, lui che diceva "Le canzoni servono a formare una coscienza", tra gli ultimi grandi artisti a essere consapevole della responsabilità sociale di chi fa arte: quello che lui ha scritto e raccontato fino a 20 anni fa, quando ci ha lasciato, è effettivamente entrato a far parte della nostra coscienza. Sono in tanti, oggi, a ricordare quello che sembra riduttivo definire cantautore (ma era lui stesso a farsi chiamare così). Anche Bergamo si mobilita: ieri si è aperta un mini-festival, "Fabergamo", organizzato dall'associazione Chitina Artistica e da Macondo Caffè Letterario. La musica e le parole di Faber, che fanno scoprire inaspettati legami tra Bergamo e la sua Genova.