Un serbatoio di memoria collettiva che non cessa di arricchirsi. Il Museo della fotografia, parte sempre più significativa del Museo delle Storie di Bergamo, nato grazie alla donazione della collezione Sestini, vede l'arrivo di due nuovi fondi: quello dello Studio fotografico Da Re e di Pietro e Achille Gentili. Il primo è costituito da ben 75mila pezzi (tra negativi e lastre), realizzato dallo storico studio attivo in città dal 1923. Il secondo è rappresentato da quasi 4mila stampe e 19 album donati da Gabriella Gentili, erede dei fotografi che lavorarono insieme dai primi anni Venti del secolo scorso. Una nuova, preziosa occasione per "leggere" la storia di Bergamo - e non solo - nel Novecento.
Un serbatoio di memoria collettiva che non cessa di arricchirsi. Il Museo della fotografia, parte sempre più significativa del Museo delle Storie di Bergamo, nato grazie alla donazione della collezione Sestini, vede l'arrivo di due nuovi fondi: quello dello Studio fotografico Da Re e di Pietro e Achille Gentili. Il primo è costituito da ben 75mila pezzi (tra negativi e lastre), realizzato dallo storico studio attivo in città dal 1923. Il secondo è rappresentato da quasi 4mila stampe e 19 album donati da Gabriella Gentili, erede dei fotografi che lavorarono insieme dai primi anni Venti del secolo scorso. Una nuova, preziosa occasione per "leggere" la storia di Bergamo - e non solo - nel Novecento.