Entrerà nel vivo ad aprile la seconda fase del progetto grazie al quale si intende riportare le Mura venete al loro antico splendore. Il Comune di Bergamo ha affidato a due ditte specializzate in restauri i lavori di rimozione della vegetazione infestante e di consolidamento della parete sulla cortina di San Michele e sul viadotto di San Giacomo, oltre che del parapetto lungo la cortina di Santa Grata. Una serie di interventi della durata prevista di 230 giorni, per un costo di 300mila euro, che da Palafrizzoni definiscono 'chirurgico': in corso d'opera, lo stato di salute dell'intera struttura sarà passato ai raggi X, per comprendere quali sono i punti critici, e mettere in atto strategie d'intervento. Saranno realizzati anche lavori minori in luoghi ni quali i volontari dell'associazione Orobicamente, che si occupano della manutenzione di tratti delle Mura, non possono arrivare. Sarà la stessa associazione a fornire i droni che serviranno a seguire passo passo l'evoluzione dei lavori, dando una visione d'insieme dei cinque chilometri della cinta muraria, oltre a rilievi in tre dimensioni anche con l'utilizzo di scanner laser. Questi sono i principali di una serie di interventi messi in atto in attesa di una risposta definitiva, attesa per la prossima estate, da parte dell'Unesco all'ingresso di Bergamo come capofila delle città murate della Serenissima nel Patrimonio dell'Umanità.
Entrerà nel vivo ad aprile la seconda fase del progetto grazie al quale si intende riportare le Mura venete al loro antico splendore. Il Comune di Bergamo ha affidato a due ditte specializzate in restauri i lavori di rimozione della vegetazione infestante e di consolidamento della parete sulla cortina di San Michele e sul viadotto di San Giacomo, oltre che del parapetto lungo la cortina di Santa Grata. Una serie di interventi della durata prevista di 230 giorni, per un costo di 300mila euro, che da Palafrizzoni definiscono 'chirurgico': in corso d'opera, lo stato di salute dell'intera struttura sarà passato ai raggi X, per comprendere quali sono i punti critici, e mettere in atto strategie d'intervento. Saranno realizzati anche lavori minori in luoghi ni quali i volontari dell'associazione Orobicamente, che si occupano della manutenzione di tratti delle Mura, non possono arrivare. Sarà la stessa associazione a fornire i droni che serviranno a seguire passo passo l'evoluzione dei lavori, dando una visione d'insieme dei cinque chilometri della cinta muraria, oltre a rilievi in tre dimensioni anche con l'utilizzo di scanner laser. Questi sono i principali di una serie di interventi messi in atto in attesa di una risposta definitiva, attesa per la prossima estate, da parte dell'Unesco all'ingresso di Bergamo come capofila delle città murate della Serenissima nel Patrimonio dell'Umanità.